ARCHIVIOScampia, allarme Asl per il campo rom: pericolo imminente per tutti

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NAPOLI- La Asl certifica i pericoli imminenti connessi al campo Rom di ScampiaSollecitata dal presidente della Ottava Municipalità Angelo Pisani, che la scorsa settimana aveva convocato una conferenza urgente dei servizi in merito alla grave situazione dentro e fuori il campo Rom di via Cupa Perillo, la Asl Napoli 1 Centro, Unità operativa prevenzione collettiva, mette nero su bianco l’elevato rischio per la salute umana e i pericoli, anche per le scuole vicine, derivante dall’accampamento dei nomadi a Scampia.

La missiva ufficiale del dottor William Dattilo, direttore dell’Unità operativa prevenzione collettiva della Asl Napoli centro, è rivolta ad una lunga serie di destinatari, in primis la Procura della Repubblica, sezione ecologia, e poi la Prefettura (con riferimento specifico al Commissariato straordinario per i campi Rom), il Comune di Napoli (sindaco ed assessore all’igiene), comando di Polizia municipale, oltre che direttore della stessa Asl e, naturalmente la presidenza della Ottava Municipalità.

 

«In merito alla conferenza dei servizi e al sopralluogo del 28/11 presso i campi Rom convocata dal Presidente della VIII Municipalità, avvocato Angelo Pisani, si comunica, per quanto attiene alle competenze della scrivente U. O., che è stata rilevata una pessima condizione igienico-sanitaria, come più volte segnalato». Il dirigente ricorda inoltre il 26 maggio 2014 è stata consegnata alla Procura della Repubblica di Napoli una nota nella quale «si è precisato che la gravità delle condizioni igienico sanitarie è da mettere in relazione, oltre che alla presenza di rifiuti di varia tipologia, anche alla abitudine della popolazione Rom di bruciare materiali di qualsiasi tipologia, con lo scopo di riscaldare le baracche».

«Si tratta infatti – prosegue la dura nota del dottor Dattilo – di strutture abusive, con sversamento di reflui domestici sul suolo pubblico, senza alcuna immissione in fogna». Il documento si conclude con la precisazione che «una parte delle baracche è a ridosso del plessi scolastici materno ed elementare dell’Istituto Comprensorio Ilaria Alpi-Carlo Levi, per cui la consuetudine di bruciare i materiali come su descritto potrebbe compromettere la salubrità dell’aria, con probabile danno alla salute dei bambini, del personale della scuola, degli stessi Rom e degli altri residenti vicino all’area in questione».

«La Asl certifica – è il commento del presidente Pisani – la fondatezza delle nostre preoccupazioni ed i motivi per i quali abbiamo ingaggiato questa battaglia di civiltà e legalità in difesa della salute pubblica, ottemperando a quello che è un nostro dovere primario di pubblici amministratori. Purtroppo da anni chiedo l’intervento del comune per la bonifica del territori ma tutti fanno finta di nulla anche perché a Palazzo San Giacomo non respirano gli stessi fumi velenosi e non hanno le strade occupate da baracche abusive. I pericoli esistono e sono drammatici ed imminenti, benché facciano orecchio da mercante anche i tanti “eroi” dell’associazionismo che sulle disgrazie dei Rom prosperano ( vedi caso Roma Capitale), ricevendo contributi pubblici, o quantomeno giustificano le ragioni della propria esistenza come sigle associative.

Di fronte a così gravi rischi e danni quotidiani, con tanti cittadini avvelenati ed ammalati, come quelli certificati dalla Asl – conclude Pisani – noi alla Municipalità andremo avanti, sfidando gli attacchi pretestuosi dei benpensanti di turno e speriamo che ora leggano almeno il documento dell’Asl. E prima o poi si ravvedano. Noi ci affidiamo al lavoro ed impegno della magistratura che purtroppo dovrà sostituirsi alle omissioni e violazioni di altre istituzioni cieche e sorde di fronte all’avanzare del degrado e dell’illegalità».

cs

Redazione Eolopress

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