NAPOLI- La piaga degli infortuni sul lavoro investe, oltre alla vittime, le rispettive famiglie, sempre più strette nella morsa delle conseguenze di tragedie improvvise. Urge un sostegno ai nuclei colpiti d’improvviso dai lutti che, spesso, fanno venir meno le uniche fonti di reddito.
Offrire sostegno e assistenza psicologica alle vittime di infortuni sul lavoro e alle famiglie e mettere in campo attività di prevenzione del fenomeno. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra l’Ordine degli Psicologi della Campania e la Direzione regionale dell’Inail. Con questo accordo si suggella una forte intesa tra i due enti per attuare al meglio la presa in carico del lavoratore infortunato, non solo da un punto di vista economico, ma anche e soprattutto per il pieno recupero psicosociale della persona. Di qui la decisione da parte dell’Inail di unire le proprie competenze con quelle degli psicologi per offrire un servizio sempre più rispondente alle esigenze dell’assistito e completare il percorso riabilitativo attraverso le equipe multidisciplinari per attuare il principio della ‘tutela globale ed integrata’. In base al protocollo, nell’elaborazione dei progetti individualizzati per il reinserimento nella vita di relazione, l’equipe che ha in carico l’infortunato valuta caso per caso la necessità di coinvolgere la figura dello psicologo per favorire l’elaborazione del trauma del disabile da lavoro o del lutto da parte delle famiglie.
“E’ un passo molto importante – spiega il direttore regionale dell’Inail, Daniele Leone – perché definiamo una forma di collaborazione con gli psicologi per il recupero e il reinserimento socio-lavorativo dell’infortunato. Proprio in questo campo abbiamo bisogno di questo tipo di professionalità, che possano operare in sinergia e completare il lavoro delle equipe multidisciplinari di primo e secondo livello che già utilizziamo. Avere l’Ordine degli Psicologi al nostro fianco ci aiuta moltissimo nella disamina dei casi e nella scelta del professionista più idoneo al recupero e al reinserimento”.
I dati forniti dalla Direzione regionale dell’Inail attestano la riduzione nell’ultimo anno delle denunce di infortunio e di quelle relative ai decessi. Nel primo caso, in Campania sono state registrate 18.681 denunce nel periodo gennaio-ottobre 2014, a fronte delle 19.260 relative allo stesso periodo del 2013. Un calo che si registra in tutte le province, fatta eccezione per Salerno, dove il numero cresce marginalmente (4.580 nel 2014 contro le 4.574 del 2013). Sono in linea con il trend regionale Napoli (8.911 nel 2014 e 9.250 del 2013), Caserta (2.563 – 2.618), Avellino (1.460 – 1.628) e Benevento (1.167 – 1.190). Le denunce per i casi di decesso in Campania passano dalle 70 del 2013 alle 56 dell’anno in corso. Il primato negativo spetta alla provincia di Napoli, che fa segnare comunque una riduzione da 27 a 18 casi, seguita da Salerno (20 nel 2013 e 16 nel 2014), Caserta (10-8) e Avellino (10-6). A Benevento invece si passa dalle 3 denunce del 2013 alle 8 del 2014.
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