NAPOLI- Nell’ambito delle celebrazioni nazionali per il bicentenario della morte di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, il maggior cartografo italiano tra ‘700 e’800, la Biblioteca Nazionale di Napoli espone alcune delle più importanti carte, bozze originali manoscritte del cartografo padovano, considerato l’ultimo geografo di corte e il primo cartografo dell’età moderna.
Ogni carta in esposizione è stata corredata di pochi ma significativi documenti bibliografici o iconografici che segnarono un’ epoca dal 1780 al 1815, particolarmente ricca per la storia di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia
A Napoli, dove si trasferì nel 1781 su richiesta del re Ferdinando IV di Borbone per realizzare una carta topografica del Regno, il Rizzi Zannoni fu il primo direttore del Real Officio Topografico e contribuì alle grandi trasformazioni sociali, politiche del Regno, dando vita alla nascita della moderna cartografia geodetica nel Mezzogiorno d’Italia.
La Biblioteca Nazionale di Napoli si è inserita a chiusura delle manifestazioni indette dal Comitato presieduto da Vladimiro Valerio con questa iniziativa che dà la possibilità di conoscere il vasto e prezioso patrimonio delle raccolte della Biblioteca Provinciale delle quali la Nazionale stessa è depositaria e gelosa custode, dove confluirono gli oltre 22.000 volumi dell’Ufficio Topografico diretto da Rizzi Zannoni.
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