ARCHIVIO«Assunzioni irregolari in Sicilia: Crocetta e Ingroia a processo»

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crocetta Ingroia

«Questa iniziativa è così ingiusta, insostenibile e abnorme sul piano giuridico e istituzionale che se qualcuno volesse fare un po’ di dietrologia sulle sue ragioni ispiratrici sarebbe addirittura legittimato». Non sono state rare le volte in cui qualcuno si è espresso così sulle inchieste dell’ex procuratore aggiunto di Palermo, Antonino Ingroia: invece stavolta la frase, virgolettata sull’edizione palermitana di Repubblica è attribuita a lui.

 

La Corte dei Conti ha infatti chiesto il giudizio per il governatore Rosario Crocetta, Ingroia e altri pezzi dell’amministrazione regionale (6 ex assessori, più un alto burocrate) per un danno alle casse pubbliche attorno al milione. In sostanza, avrebbero assunto personale senza concorso.

Crocetta deve rispondere per 265mila euro, Ingroia per 100mila, all’incirca un anno del suo vecchio stipendio da magistrato. Gli assunti erano dipendenti dell’ex partner privato della società per i servizi informatici, poi lo sono diventati della parte pubblica: differenza non da poco. 

Tutto perché un certo «pm contabile» -e il «contabile» sarà sottolineato non una volta- «vuole rinviarmi a giudizio per danno erariale», dice il padre del processo sulla “trattativa” tra lo stato e la mafia. 

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 23 novembre 2014)

Redazione Eolopress

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