Bergamo dice no ai rifiuti della Campania. E’ il primo “no”, dopo la sentenza di venerdi’ scorso del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Campania e dalla societa’ Italcave contro lo stop ai viaggi dell’immondizia al di fuori dei confini regionali. Cosi’, gli impianti bergamaschi di smaltimento rifiuti hanno respinto i camion della nettezza urbana provenienti da Napoli.
La sentenza del Consiglio di Stato ha sancito che i rifiuti solidi urbani non possono essere smaltiti fuori regione senza l’autorizzazione preventiva dell’Amministrazione che li riceve. Nel ricorso invece la Campania sosteneva la possibilita’ di esportare la spazzatura partenopea, perche’ i rifiuti una volta lavorati negli stabilimenti di tritovagliatura e imballaggio, costituiscono di fatto rifiuto speciale e non indifferenziato. L’unica strada – per Napoli in particolare e per l’intera regione -, resta dunque quella di sostituire le discariche con gli impianti per il trattamento dell’umido o di compostaggio, come chiedono ormai da anni le associazioni e i comitati contro le discariche. Gli attivisti campani hanno annunciato nei giorni scorsi una serie di manifestazioni anche contro il decreto “Terra dei fuochi“. L’hanno definita “la lunga marcia contro il biocidio: la campagna d’autunno”; partira’ il 7 novembre a Bagnoli, con tappe anche a Casal di Principe e Caivano e si concludera’ il 24 novembre con una mobilitazione contro l’inceneritore di Giugliano.
