ARCHIVIOMedicina, test di ingresso col trucco: accolti 5 mila ricorsi

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A luglio 2000 ragazzi sono stati riammessi alla facolta’ di Medicina, a cui se ne aggiungono oggi altri 2500 dopo il ricorso presentato dall’Udu al Tar del Lazio. Ora gli atenei dovranno fare i conti con la creazione di nuovi spazi e potenziamento del corpo decenti. 

 

Un duro colpo al numero programmato e, soprattutto, alle tante facolta’ che ora dovranno fare i conti con spazi e docenti. E si attende un’altra ondata di sentenze. I ricorsi al giudice amministrativo sono stati presentati, dopo l’ultima tornata di test, in base a sospette irregolarita’ legate soprattutto alla violazione dell’anonimato e, come nel caso di Bari, all’utilizzo scorretto del plico delle domande.

Intanto, a Palermo, per trovare soluzioni logistiche, vale a dire che per fare spazio ai 340 ricorrenti che hanno avuto ragione dal Tar del Lazio, l’Ateneo dovra’ fermare le lezioni per una settimana e cercare le aule da mettere a disposizione dei nuovi iscritti. Il caso di Palermo non e’ che un esempio – fa notare Skuola.net ricordando che, comunque, la situazione dovrebbe arrivare a una svolta visto che il ministro Giannini ha piu’ volte ribadito che dal 2015 la selezione cambiera’. Ma in attesa di sapere come, si cerca di correre ai ripari.
Da viale Trastevere il 23 settembre scorso e’ uscita una nota in cui si spiegava che i candidati che avevano vinto il ricorso potevano iscriversi all’Ateneo in cui il voto del primo classificato fosse piu’ vicino a quello ottenuto dal candidato (tra gli atenei in cui il voto massimo e’ tra i piu’ bassi spiccano quelli di Campobasso, Sassari e Salerno), ma successivamente un’ulteriore nota dal Miur – sottolinea Skuola.net – ha aperto a tutti gli studenti vincitori al Tar la possibilita’ di iscriversi nell’Ateneo prescelto, a prescindere dai voti massimi. Gli stessi camici bianchi – mette in evidenza il portale studentesco – chiedono al Miur un’efficace riforma del test di ingresso.

Dopo l’ammissione in soprannumero alle Facolta’ di Medicina da parte del Tar Lazio di altri 2.500 ricorrenti per sospette irregolarita’ al test, grazie alla giusta battaglia dell’Udu, chiediamo al Ministro Giannini – e’ il commento di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici riportato da Skuola.net – di abolire subito il test di medicina. A fronte delle ordinanze del Tar Lazio appare quantomeno dubbia la trasparenza del test di medicina, che non rappresenta neanche il metodo migliore per selezionare in modo appropriato chi potra’ diventare un bravo medico. L’autorevole agenzia americana Bloomberg ha appena assegnato al sistema sanitario italiano il terzo posto in termini di efficienza, grazie anche alla elevata professionalita’ di decine di migliaia di medici certamente non selezionati da un test, ma che sono riusciti a superare un difficile corso di studi. Si metta una pietra tombale sul test e si sperimenti una selezione sul campo”.
Ansa

 

 

Redazione Eolopress

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