NAPOLI- Ventotto titoli per 35 proiezioni presentate al pubblico da 20 registi in otto sale del centro e della periferia di Napoli, ma anche in scuole di Piscinola e Scampia: cresce quest’anno ‘Venezia a Napoli. Il cinema esteso’, dal 23 al 28 settembre 2014 a cura dell’Unione Agis Campania e di Parallelo 41 Produzioni, e in diretta collaborazione della Biennale di Venezia – Mostra Internazionale di Arte Cinematografica da dove provengono film di qualita’ spesso penalizzati dalla distribuzione.
”Questa edizione e’ caratterizzata fortemente dagli incontri con gli autori di diverse nazionalita’ che porteranno a Napoli la propria visione. Tra loro incontreremo cinque registe oltre che dall’Italia, da Spagna, Palestina, Georgia, Cina” annuncia la coordinatrice Antonella Di Nocera che ha presentato il programma con Luigi Grispello al Nea. Ricco il parterre: Ivan Gergolet (Dancing With Maria), la palestinese Suha Arraf (Villa Touma), il serbo Vuk Rsumovic (Nicije Dete/Figlio di nessuno, premio Settimana della Critica ), Simone Massi (L’attesa del maggio), il francese Ste’phane Demoustier ( Terre battue), la georgiana Salome Alexi (Kreditis limiti), Felice Farina (Patria), la taiwanese Chinlin Hsieh (Flowers of Taipei), gli spagnoli Avelina Prat e Diego Opazo (3/105), Antonio Augugliaro (Io sto con la sposa), il francese Laurent Cantet (gia’ Palma d’Oro per La classe che qui presenta Retour a’ Ithaque/Ritorno all’Avana vincitore delle Giornate degli Autori), Edoardo De Angelis (Perez), Ra Di Martino (The show mas go on). Dalla Biennale College, attesi gli inglesi Joseph Bull e Luke Seomore con Blood Cells e, ancora, dalle Giornate degli Autori, 9 X 10 Novanta sui novant’anni dell’Istituto Luce.
A Napoli si vedranno inoltre Italy in a day di Gabriele Salvatores, The look of silence di Joshua Oppenheimer, Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte, Court dell’indiano Chaitanya Tamhane, Before i disappear di Shawn Christensen, Asha jaoar majhe (Labour of love) di Adityavikram Sengupta e Words With Gods. In rassegna anche O velho do restelo (The Old Man of Belem) del regista Manoel de Oliveira e Nobi (Fires on the plain) del giapponese Shinya Tsukamoto, entrambi introdotti da Enrico Ghezzi.
La rassegna, che comprende anche classici per gli studenti del circuito Moby Dick, ha il sostegno del Mibact e la collaborazione degli atenei e degli istituti di cultura cittadini.