NAPOLI- Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è stato condannato, a Roma, ad un anno e tre mesi di reclusione a conclusione del processo sull’acquisizione di utenze telefoniche di alcuni parlamentari relative al periodo in cui era pm a Catanzaro. Stessa condanna per il consulente informatico Gioacchino Genchi (insieme nella foto).
La sentenza è stata emessa dalla X sezione penale del Tribunale di Roma. I giudici hanno disposto anche l’interdizione dai pubblici uffici per un anno per i due imputati e contestualmente la sospensione della pena principale e di quella accessoria.
Per Luigi De Magistris, che non era presente in aula, il pm Roberto Felici aveva sollecitato l’assoluzione. De Magistris e Genchi dovevano rispondere di abuso d’ufficio per aver acquisito nell’inchiesta Why Not, tra il 2006 e il 2007, senza le necessarie autorizzazioni i tabulati delle utenze di 5 parlamentari: Romano Prodi, Francesco Rutelli, Clemente Mastella, Marco Minniti e Antonio Gentile.
«La sentenza emessa oggi dal tribunale di Roma rende piena giustizia agli uomini politici tra i quali Francesco Rutelli e Clemente Mastella». Lo affermano i legali dei due esponenti politici, gli avvocati Titta e Nicola Madia oltre a Cristina Calamari, a proposito delle condanne inflitte a Luigi De Magistris e Gioacchino Genchi.
«La grave violazione delle prerogative dei parlamentari in questione – hanno aggiunto – determinò una violentissima campagna di stampa contro il governo all’epoca in carica».