In Campania i tetti di spesa del settore sanitario sono stati raggiunti, il budget stanziato dalla Regione si sta avviando all’esaurimento e le associazioni delle strutture private accreditate annunciano il blocco delle prestazioni delle prestazioni gratuite.
A lanciare l’allarme, nel corso di una conferenza stampa che si e’ tenuta a Napoli, sono FederLab-SBV (l’associazione dei laboratoristi di analisi); Aiop (Associazione Italiana Ospedalita’ Privata); Confindustria; Unione Industriale-Sezione Sanita’; SNR (Sindacato Nazionale Radiologi); CCA (Confederazione Centri Antidiabete); Aspat (Associazione Sanita’ Privata Accreditata Territoriale); Aisa (Associazione Italiana Specialistica Ambulatoriale) e Anpric (Associazione Centri di Riabilitazione).
Dal 27 settembre, sostengono, non saranno piu’ possibili gli esami di radiologia, dal 30 si arrivera’ allo stop per le analisi, per le prestazioni cardiologiche e per l’assistenza diabetologia. E dal 16 ottobre si fermera’ anche la medicina nucleare. All’appello, infatti, mancano circa 86 milioni di euro, 58 dei quali utili a coprire le patologie croniche e 459mila euro per le malattie rare.
Secondo le associazioni il caso piu’ eclatante e’ quello relativo alla spesa per i centri diabetologici (una decina in tutta la Campania): appena 100mila euro.