Nascerà a Napoli la prima sezione specializzata interna ad una procura della repubblica contro le frodi alle assicurazioni. In linea teorica, dovrebbe produrre una intensificazione della repressione dell’ex sport nazionale che proprio nel capoluogo campano pare abbia stabilito la capitale. Nel male e, da oggi, pure nel bene. Diciamo.
Lo ha annunciato il procuratore Nunzio Fragliasso, intervenuto ieri al seminario a bordo della «Splendida» di Msc Crociere (foto) gruppo leader della crocieristica che da tempo privilegia, tra altri propri di un’azienda, il tema della responsabilità sociale dell’impresa, secondo le parole di Maurizio Salvi, direttore relazioni esterne della multinazionale sorrentina.
La traccia era «Legalità e questione sociale: rischi e costi dei fenomeni fraudolenti», nel corso della quale è stato presentato «Truffe assicurative in Italia: analisi socio economica e possibili rimedi» a cura dell’avvocato Maurizio De Dominicis, curatore del report targato Think Thank, dal nome dell’agenzia di ricerca, raccolta e diffusione dei dati. I quali, diciamolo subito, non indicano banalmente che Napoli e il Mezzogiorno stracciano ogni record nelle classifiche truffaldine, ma delineano un quadro delle aree del paese dove la distanza dal «podio» partenopeo si assottiglia sempre più. Ma il seminario, al di là di queste informazioni agevolmente intuibili da ognuno, ha messo in luce altri aspetti del fenomeno, alcuni di assoluto interesse ed originalità. Oltre che di apparente stravaganza.
Ad esempio: qualcuno sapeva che all’interno del multiforme universo fraudolento, esiste pure un mercato nero delle stoffe già bruciate? Probabilmente solo gli addetti ai lavori, i nuclei antifrode delle compagnie, gli investigatori istituzionali. Invece c’è ed è anche abbastanza insidioso. Lo si è scoperto grazie ad una tentata truffa («Il contratto d’assicurazione nasce con la truffa e viceversa» dirà in esordio di saluti istituzionali l’assessore Nappi, sostituto del governatore Caldoro, assente come il sindaco De Magistris, c’era però la senatrice Pd Capacchione) da 3 milioni di euro per un incendio farlocco di circa 70 mc di tessuto scadente, già bruciato, spacciati per capi di griffe ultra lusso.
O, ancora: sul territorio nazionale si è registrato nell’ultimo triennio un calo delle frodi di circa il 25%, come mai? Resipiscenza popolare? No, solo una flessione dovuta alla crisi, si circola meno cioè, e per motivi ben noti, a partire dall’aumento del costo dei carburanti.
Gli spunti offerti dal convegno a bordo di Msc sono apparsi significativi e, come detto, alcuni anche molto originali. Una cosa ha colpito più di altre Libero. Lo stesso Fragliasso ad un tratto aggiunge: «Le procure stanno scoppiando di lavoro, e molto spesso dobbiamo fare delle scelte e stabilire delle priorità». Giusto, sacrosanto. Obbligatorietà dell’azione penale a parte.
Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” dell’8 luglio 2014)