ARCHIVIOSclerosi multipla: oltre duecento neurologi ne discutono al ‘Top seminars’ di Sorrento

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Uno dei più importanti appuntamenti scientifici in ambito europeo sulla sclerosi multipla si svolgerà a Sorrento, dove si confronteranno  esperti italiani e internazionali su una malattia che solo in Campania colpisce 6.500 persone.

 

Di sclerosi multipla, malattia che colpisce le cellule nervose rendendo difficoltosa la comunicazione tra cervello e midollo spinale, sono affette 68 mila persone, circa 2 mila nuovi casi ogni anno con una diagnosi ogni 4 ore (dati Aism 2012) ed è per fare il punto sulle nuove armi della ricerca contro la patologia, la citta’ di Sorrento (Napoli) ospita per tre giorni (22-24 maggio) oltre 200 neurologi, i massimi esperti italiani e internazionali.
L’iniziativa ‘Top Seminars sclerosi multipla’ e’ promossa da Genzyme, azienda del gruppo Sanofi, ed e’ uno dei piu’ importanti eventi scientifici a livello europeo dedicato alla malattia, giunto alla dodicesima edizione.
La causa della sclerosi multipla e’ sconosciuta, benche’ gli scienziati pensano possa essere determinata da una combinazione di fattori immunologici, ambientali, infettivi e genetici. E’ normalmente diagnosticata in persone di eta’ compresa tra i 20 e i 40 anni e colpisce le donne in misura doppia rispetto agli uomini.
Il congresso precede di pochi giorni la celebrazione della Giornata mondiale dedicata alla malattia neurologica, in programma il 28 maggio. A coordinare i lavori Giancarlo Comi, direttore del Dipartimento di neurologia dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, fra i piu’ importanti specialisti a livello mondiale della patologia, nel ruolo di ‘Scientific Committee Chairman’. “Saranno presto disponibili anche in Italia – sottolinea Comi – nuove terapie per affrontare la sclerosi multipla. Uno scenario rinnovato che offrira’ ai neurologi l’opportunita’ di definire percorsi terapeutici sempre piu’ personalizzati capaci di massimizzare i benefici di ogni singolo trattamento e minimizzare i rischi per i pazienti”. 

Poi spiega Comi: “Oggi, analizzando il percorso della malattia e i risultati delle indagini strumentali, siamo spesso in grado di definire l’evoluzione della malattia. Su questa base il medico puo’ scegliere la cura. Si tratta di un cambiamento nell’approccio terapeutico alla sclerosi multipla: se finora si e’ utilizzato uno schema per cui a gravita’ crescente del danno si somministravano farmaci sempre piu’ potenti, oggi si puo’ anche considerare in alternativa, una strategia terapeutica diversa, in cui si gioca d’anticipo utilizzando un trattamento aggressivo di breve durata al fine di raggiungere una soppressione dell’attivita’ di malattia per poi passare ad una terapia di mantenimento a bassa intensita’”. Secondo Comi “questo approccio, definito come strategia induttiva, e’ raccomandabile per i pazienti che presentano un elevato rischio di evoluzione negativa, nel tentativo di arrestare precocemente l’andamento ingravescente della malattia anziche’ subirlo. L’obiettivo – conclude – e’ di ridurre il rischio di una progressione della disabilita’ a breve termine e offrire ai pazienti migliori prospettive di qualita’ di vita”.

 

 

 

Redazione Eolopress

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