NAPOLI- La Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI), che riunisce le comunità luterane dell’intera penisola e i cui rapporti con lo Stato italiano sono regolati dall’Intesa siglata nel 1993, annuncia che l’assemblea del proprio Sinodo annuale, l’organo sovrano che dibatte e delibera su tutte le materie della vita ecclesiale, ha designato i nuovi vertici della Chiesa: nel corso di specifiche sessioni elettive, il Sinodo ha scelto Heiner Bludau (foto) quale Decano e Jakob Betz quale Vicedecano.
La decisione del Sinodo è avvenuta a Napoli, dove l’assemblea si sta svolgendo a 30 anni dalla sua ultima riunione nel capoluogo campano.
Il Culto solenne di insediamento dei Decani, celebrato stamattina, domenica 4 maggio, alle 10 presso la chiesa luterana del capoluogo campano in via Carlo Poerio 5, conclude l’edizione 2014 del Sinodo.
“Facendomi interprete e portavoce di tutti i sinodali, esprimo sincere congratulazioni e un caloroso augurio al Decano Bludau e al Vicedecano Betz per il loro nuovo ruolo – afferma Christiane Groeben, Presidente del Sinodo della CELI – Sono certa che, anche con le loro indicazioni e con l’impronta che ogni Decano dà alla guida della Chiesa, la CELI proseguirà il cammino di crescita e sviluppo intrapreso da anni”.
Il nuovo Decano, Heiner Abbas Bludau, 58 anni, tedesco ma nativo di Baghdad in Iraq, è sposato con 2 figli ed è pastore dal 1991. Dal 2010 è pastore della Comunità luterana di Torino, provenendo in precedenza da una casa di meditazione della Chiesa Luterana di Sassonia. In questi anni, è stato incaricato di rappresentare la CELI nella GEKE/CCPE, la comunità delle chiese protestanti in Europa, ed è stato membro della Commissione Ecumenica sul battesimo.
Il Decano è una figura fondamentale per i luterani in Italia, in virtù del suo duplice ruolo: è capo spirituale della Chiesa ma, quale Presidente del Concistoro, ne guida anche il suo governo. E, diversamente da quanto avviene in altre confessioni cristiane, i vertici della CELI sono cariche a carattere temporaneo (4 anni) ed eventualmente rinnovabili per una volta sola.
“Accolgo la mia elezione con gioia, gratitudine e, soprattutto, senso di responsabilità per un ruolo molto delicato – commenta Heiner Bludau, Decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia – Avverto un po’ di paura ma, soprattutto, ho entusiasmo per l’opportunità di dare un contributo alla vita e alla crescita della CELI. La nostra chiesa deve avere la modestia di chi è piccolo, ma la forza di non nascondersi e di far sentire la propria voce. La mia attenzione sarà focalizzata sulle comunità, autentico valore della nostra chiesa: impegnerò ogni mia forza per far crescere ulteriormente la fiducia tra le nostre persone e le nostre istituzioni, esaltandone lo spirito collaborativo pur nel rispetto delle differenze. E nondimeno lavorerò per rendere sempre più forti e fruttuose le nostre partnership con le altre Chiese e le istituzioni con cui collaboriamo attualmente”.
Vicedecano è stato nominato Jakob Betz, 62 anni, tedesco di Heidelberg nel Baden-Württemberg, sposato con 3 figli. Betz è pastore dal 1982 e, dal 2011, è diventato pastore delle Comunità luterane di Genova e Sanremo, provenendo in precedenza dalla sede pastorale di Wangen im Allgäu, nel sud della Germania. All’interno della CELI, è membro della commissione sulle direttive anticipate di fine vita, più note come “testamento biologico”.
I lavori del Sinodo 2014 si sono svolti – a Napoli, presso il Grand Hotel Oriente di Via Armando Diaz – all’insegna del rinnovamento, dell’ecumenismo e dell’impegno sociale.
Di particolare rilievo è stata la relazione del Vescovo Horst Müller, guida della Chiesa Evangelica Luterana in Sudafrica (ELKSA), che ha offerto un’interessante prospettiva sul rapporto della popolazione sudafricana con la religione, il significato dell’esperienza luterana in Africa, i possibili punti di contatto tra l’esperienza propria e della CELI quali chiese di minoranze, l’organizzazione dell’ELKSA e le sfide al proprio interno e verso la società, e soprattutto le numerose iniziative diaconali: per il sostegno a chi è vittima dell’AIDS, l’istruzione per i bambini, la preparazione prescolare, la formazione scolastica e l’addestramento lavorativo degli adulti. Inoltre, il Vescovo ha indicato gli ambiti di possibile collaborazione tra CELI ed ELKSA: scambi, stage e formazione in ambito pastorale; confronti sui temi della Chiesa in cambiamento, delle missioni in contesti comunitari, delle forme alternative di ministero pastorale, della visitazione di sostegno alle comunità; e, ancora, scambi comunitari quali tour di musicisti sudafricani in Italia (e viceversa) oppure ospitalità reciproca nei confronti di gruppi di giovani.
Nel corso dei lavori assembleari, è stata inoltre approvata la nuova formulazione della liturgia per la benedizione del matrimonio e per la celebrazione di un matrimonio di una coppia luterano-cattolica, elaborata dalla commissione sinodale appositamente istituita. La decisione, ratificata in prima lettura, sarà poi approvata definitivamente nel corso di seconda lettura.
Infine, tanti sono stati momenti di dibattito su questioni a carattere organizzativo-amministrativo, vitali per il funzionamento della CELI, ad esempio la discussione di variazioni statutarie e l’approvazione del bilancio.
CHIESA EVANGELICA LUTERANA IN ITALIA (CELI)
La Chiesa Evangelica Luterana in Italia, CELI, essendo statutariamente bilingue, italiano e tedesco, è un ente ecclesiastico che attualmente raggruppa 7.000 luterani distribuiti in 15 comunità, dalla Sicilia all’Alto Adige. I suoi rapporti con la Repubblica Italiana sono regolati dalla legge n° 520 del 1995 (Intesa secondo l’art. 8 della Costituzione).
La più antica comunità luterana in Italia è quella di Venezia, risalente alla Riforma attuata dal monaco agostiniano Martin Lutero nel 1517.
Capace di evolvere con la società, oggi la CELI è fortemente impegnata non solo nella cura delle anime, ma anche in numerosi ambiti quali cultura, sanità, scuola, assistenza a poveri e immigrati, educazione ambientale, pari opportunità uomo-donna, difesa delle diversità e lotta alle discriminazioni, partecipazione al dibattito etico, religioso e politico.
Proprio per questo impegno, la Chiesa Luterana si merita ogni anno il sostegno di tantissimi italiani che scelgono di destinarle l’otto per mille sulla dichiarazione dei redditi: così, nel 2013, sono state 58.500 le firme a favore della CELI, cioè oltre 8 volte il loro numero in Italia.