Mozzarella di bufala ancora nel mirino e in questi giorni preoccupano fortemente Confagricoltura le ipotesi di una modifica alla normativa in vigore in materia di separazione degli stabilimenti di produzione della mozzarella di bufala (quelli che usano solamente latte bufalino dell’areale Dop tracciato da quelli che utilizzano latte di bufala proveniente da aree non Dop e di altra specie animale) e che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1 luglio.
“E altrettanto non condivisibili sono le ipotesi di applicazione del sistema di tracciabilita’”, sottolinea Confagricoltura, che per la mozzarella di bufala, chiede da anni “la tracciabilita’ obbligatoria della materia prima di tutta la filiera – sul modello di quanto previsto dalla Regione Campania – e l’immediata attuazione della norma sul doppio stabilimento”.
“Queste sono le uniche armi che abbiamo per prevenire fatti come quelli avvenuti nel caseificio di Sparanise – dice Ernesto Buondonno, presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Allevamenti Bufalini di Confagricoltura – . E ora che la normativa stava per entrare finalmente in vigore si rischia di rimettere tutto in discussione”. “Abbiamo necessita’ – conclude il presidente della Federazione Nazionale di Prodotto allevamenti bufalini di Confagricoltura – che il sistema della tracciabilita’ obbligatoria e del doppio stabilimento, da noi proposto con forza, venga adottato urgentemente e senza ulteriori proroghe”.