Prima era solo uno spettro, ora il rischio che l’Italia versi quantità industriali di danaro all’Ue a causa dell’eterna questione dei rifiuti in Campania, si fa via via più concreto.
E’ di eri la notizia che l’Ue abbia chiesto alla Corte di Giustizia europea l’inflizione di una multa pari a circa 257mila euro: quotidiani, s’intende, che graveranno non sulle casse della sola Campania bensì su quelle generali per non aver rispettato gli impegni e gli obblighi sulla realizzazione del ciclo completo dello smaltimento.
Cioè: la Campania per 15 anni e passa ha dato spettacolo nel mondo con milioni di tonnellate di spazzatura in strada, e il resto dei cittadini italiani, in caso di accoglimento della pretesa, dovranno metter mano alla tasca. Un classico. Poi, c’è da scommettere, toccherà a Lazio, a Puglia, Calabria e Sicilia.
Se accolta, la richiesta avrà efficacia retroattiva sin dal 2010, il che non rapppresenta una buona notizia: ad oggi sono già 40 i milioni di euro accumulati.
Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” dell’1 aprile 2014)
