ARCHIVIOGrandi emozioni al Nuovo Elaion per la III edizione della ‘Via Crucis’

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EBOLI (SA)- La “Via Crucis” messa in scena nella struttura riabilitativa “Nuovo Elaion” giunge alla sua terza edizione ed in occasione della Santa Pasqua torna a coinvolgere non solo i pazienti della struttura, tutti portatori di handicap, ma anche i propri cari, che hanno partecipato attivamente alla rappresentazione.

 

I ragazzi del centro di riabilitazione, noto per le innumerevoli iniziative socio-culturali intraprese nell’arco dell’anno dagli ospiti della struttura ebolitana, anche in questa occasione hanno voluto interpretare il messaggio d’amore della Pasqua, rappresentando al mondo il loro modo nuovo di vivere il dolore e la speranza.

ViaCrucis4Il ruolo di Gesù è stato rivestito anche quest’anno dall’attore Vincenzo Bocciarelli, anche lui ormai integrato nella comunità della struttura sanitaria di Eboli. La sua interpretazione è stata autentica perché deriva da un moto di fede non comune, genuino come la sua dichiarazione: “Cristo non si è fermato ad Eboli: anche quest’anno il suo grande messaggio di amore ha travalicato ogni confine, toccando il cuore di tutti in occasione della Via Crucis organizzata dal Centro Elaion di Eboli e dal suo inesauribile presidente Cosimo De Vita.
In questa terza edizione la partecipazione di tanti fedeli e familiari di disabili è stata commovente. I ragazzi del Nuovo Elaion si sono resi straordinari protagonisti del doloroso calvario di Gesù e, lungo le 14 stazioni, hanno rievocato i momenti più dolorosi e strazianti della passione di Cristo.
Sfidando la pioggia battente, giusto scenario per la rappresentazione del dolore, la commozione dei partecipanti e le parole toccanti di S.E. Luigi Moretti hanno diffuso l’illuminazione di una fede rinnovata, fino all’ultimo grido di aiuto di Gesù sulla croce al Dio Padre”.

ViaCrucis2Il palinsesto della Via Crucis si è snodato lungo i viali alberati del Centro Nuovo Elaion. Ad ogni stazione sono stati rievocati passi del Vangelo ma non solo. Quest’anno è stato riannodato in modo originale il legame con il vivere quotidiano. Difatti, alle interpretazioni dei testimoni del tempo di Cristo, che hanno contribuito a rivelare un dolore e una passione più realistica, si sono affiancate le espressioni autentiche dei genitori di ragazzi disabili, anche loro testimoni di un dolore e di una sensibilità che non ha tempo e che si ripete nelle situazioni della vita contemporanea.

Anche i bambini delle scuole elementari di Eboli, insieme con quelli del Nuovo Elaion, hanno fornito un loro significativo contributo. Ognuno di loro ha portato nel lungo percorso il simbolo della loro partecipazione, una figura di cartone che rappresentava la loro mano. Tanti bambini, tante mani che s’alzavano per dimostrare l’afflato che lega ogni fedele al Gesù sacrificato, tante mani che simbolicamente venivano posate sulla sagoma del Cristo come carezza a un amico il cui amore si rinnova giorno dopo giorno.

ViaCrucis3Suggestiva l’ultima stazione che si è rappresentata presso l’anfiteatro del Nuovo Elaion. La struttura a emiciclo ha realisticamente simboleggiato l’abbraccio ideale tra ognuno dei partecipanti, esprimendo il senso di un’unione che, nel momento apicale della rappresentazione, la crocefissione del Cristo, ha valorizzato l’afflato universale dell’essere cristiano.

Anche il Presidente del Nuovo Elaion, non nuovo a queste toccanti rappresentazioni, si è particolarmente commosso. “L’Elaion è questo, una comunità che si stringe attorno a un messaggio d’amore e di speranza dopo il dolore- spiega Cosimo De Vita (nella foto con S.E. Luigi Moretti) L’Elaion è come i ragazzi portatori di handicap che hanno interpretato i militi romani che fustigavano il Cristo: nella suggestione della rievocazione, non riuscivano a entrare nella parte dei torturatori e a ogni colpo che comunque, nel rispetto del ruolo, dovevano infierire si preoccupavano di non aver fatto del male al loro Gesù”.

 

 

 

Redazione Eolopress

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