POZZUOLI- Inaugurata la galleria-stamperia Atelier Controsegno con un’interessante esposizione artistica. “Numero Uno” conta ben 120 incisori italiani e stranieri, artisti internazionali giunti a Pozzuoli per presentare le diverse tecniche adottate. A completamento dell’evento Claudio Correale, presidente dell’associazione culturale Lux in Fabula, proietterà degli audiovisivi artistici sul tema del fantastico e sulla memoria del bradisismo flegreo.
Per questo evento la partecipazione di artisti internazionali è stata più marcata: la curatrice è, difatti, riuscita a portare a Pozzuoli opere di maestri provenienti da diverse parti del mondo. Tra i partecipanti ritroviamo alcune delle artiste già invitate per la Rassegna Internazionale “Incisioni al Femminile” del 2013, tenutasi presso il Complesso Monumentale di Castel dell’Ovo, curata sempre da Veronica Longo e che ha riscosso un buon successo di pubblico e critica. E se tante sono le nazionalità, moltissime sono le tecniche adottate, a rilievo (xilografia e linoleografia), a incavo (dirette o indirette: puntasecca, bulino, maniera nera, opus mallei, roulette, acquaforte, acquatinta, ceramolle, maniera allo zucchero, a lapis, ecc…), passando per le tecniche sperimentali che quasi si pongono al confine tra le “protuberanze” e il solco (collografia), talvolta realizzate su tavole di legno di filo inchiostrate con la raclette all’interno della fibra o utilizzando il rullo come se si trattasse di una stampa alta.
Queste metodologie, diffusesi in particolar modo dagli anni Trenta in poi, denominate anche “nuove tecniche grafiche”, hanno aperto l’orizzonte alle recenti modalità espressive e “pittoriche”, attraverso il fissaggio di diversi materiali (carborundum, paste metalliche, vernici acriliche), o persino oggetti prelevati dalla realtà quotidiana (tipo spaghi, nastri adesivi, corde, applicati su supporti poveri o derivati dall’attuale tecnologia, come plexiglas, PVC, cartoni pressati, e così via…), mettendo in dubbio anche il concetto di molteplicità al fine di privilegiare la spontaneità creativa. Questa sensibilità verso altre procedure, si collega inoltre al desiderio di sviluppare le moderne forme d’incisione atossiche, che sostituiscono mordenti altamente nocivi (basti pensare all’acido muriatico usato da Dürer per le prime acqueforti su ferro) o vernici e diluenti composti da componenti neurotossici, a sostanze meno dannose. Non trascurabile, infine, sono tutte le tecniche miste, o l’utilizzo di più matrici sovrapposte (talvolta create con materiali diversi l’una dalle altre), così come la realizzazione di opere in piano (litografia su pietra) che però sfruttano anche lastre di alluminio fotosensibile (fotolitografia) o procedimenti che si avvalgono di un telaio di stoffa (serigrafia). Ancora più variopinte sono poi le sfumature con cui ogni artefice si esprime: dal figurativo dettagliato a quello più fantastico e surreale, passando all’astratto, all’informale sperimentale, con richiami ai paesaggi morandiani o alle morsure aperte di Hayter, il tutto in un turbinio di emozioni, che si espone al pubblico nelle tonalità dei neri più profondi o dei colori fluorescenti. C’è bisogno di riscoprire la bellezza dell’arte incisoria che ancora oggi, come in passato, viene considerata un’arte minore, probabilmente per il fatto che la stessa lastra incisa può creare dei multipli (stampe) uguali gli uni agli altri, assumendo, dunque, meno valore rispetto ad un unicum scultoreo o pittorico. Ma il lavoro che c’è dietro a ogni matrice è enorme, e ridurre quest’arte a scarsa considerazione da parte dei più, è una cosa superflua e criticamente poco costruttiva.
Ed è così che Atelier Controsegno si presenta al pubblico: come una realtà giovane e controtendenza nel campo della grafica d’arte, pur se con salde radici nella tradizione, un luogo in cui artisti di differente estrazione possono incontrarsi e scambiare reciprocamente le proprie esperienze, in un connubio libero e continuo, che trova nella grafica d’arte il suo filo conduttore, il fattore comune che li lega tutti, indipendentemente dal paese di appartenenza. In questa realtà spesso crudele e deludente l’Atelier Controsegno, “figlio” della sua terra dai mille risvolti, dei suoi insegnanti del Sud, dell’Associazione Culturale Lux in Fabula, dell’Atelier Aperto di Venezia, e di tutte le esperienze apprese in questi anni, da maestri europei o giapponesi, vuole offrire un’oasi felice a chi ancora crede nella purezza dell’arte, nella creazione sincera, nella bellezza del segno, nella curiosità e sorpresa dell’imprevisto, nella genialità individuale, condivisa con chi ha voglia di apprendere.
Artisti Aderenti:
Carmela Aisler (Brasile), Jasmina Aleksic (Serbia), Ali Ali (Siria), Luis Alberto Alvarez (Messico), Alessandra Angelini, Vitaliano Angelini, Debora Antonello, Luisa Asteriti, Carlos Atoche (Perù), Eva Aulmann (Germania), Ermes Bajoni, Alberto Balletti, Rakesh Bani (India), Renato Barisani, Vittorio Basaglia, Gianna Bentivenga, Maria Pina Bentivenga, Alberto Benvenuti, Elisabetta Bevilacqua, Milva Bortoluzzi, Roberta Boveri, Costanza Brahn (Svizzera), Remo Brindisi, Mirta Caccaro, Nuno Canelas (Portogallo), Lucia Caprioglio, Luciana Caravella, Virginia Carbonelli, Anna Laura Cartocci, Annalicia Caruso, Adriano Castro (Brasile), Arnoldo Ciarrocchi, Savaş Kurtuluş Çevik (Turchia), Isabella Ciaffi, Tina Ciravegna Giacone, Lolita Donatella Coli, Emanuele Convento, Maria Grazia Costa, Coletta Cremonesi, Graziella Da Gioz, Fausto de Marinis (Etiopia), Laura Di Fazio, Pilar Dominguez (Cile), Martina Donati, Elias (Spagna), Vladimiro Elvieri, Daniela Ercolini, Gianni Favaro, Fenice (Spagna), Francesco Ferrovecchio, Daniela Fiore, Mario Fortunato, Adolf Frohner (Austria), Francesca Genna, Anjali Goel (India), Antonio Graziano, Ugo Grazzini, Rosa Guida, Virgilio Guidi, Irma Gutierrez (Messico), Renate Hausbrandt Gruber (Austria), Helena Hernández (Messico), Eleanora Hofer (Sudafrica), Marco Innocenzi, Silvia Iulucci, Yuki Kamata (Giappone), Omar Kessel (Cuba), Maho Kino (Giappone), Kalina Kraleva (Bulgaria), Dale Levy (Stati Uniti d’America), Riccardo Licata, Veronica Longo, Stefano Luciano, Mariella Marini, Mirella Marini, Monica Martin, Fabiola Mercandetti, Bonizza Modolo, Elena Molena, Nicola Montanari, Adriana Morosini, Carmine Maurizio Muolo, Monica Neri, Herman Noordermeer (Paesi Bassi), Salvatore Oppido, Beatrice Palazzetti, Roberta Pancera, Carla Parsani Motti, Toni Pecoraro, Susi Piazza, Luisa Porporato, Gustavo Pozzo, Alessandra Rameri, Rina Riva, Romola, Fernando Santiago (Porto Rico), Reti Saks (Estonia), Aniello Scotto, Nicola Sene, Carla Semprebon, Lucia Sforza, Yuko Shigeto (Giappone), Asami Shoji (Giappone), Rocío Soto González (Spagna), Lucio Statti, Laura Stor, Carlotta Superti, Tiziana Talamini, Toshinori Tanuma (Giappone), Mariacarla Taroni, Maria Chiara Toni, Tono (Spagna), Ornella Tortora, Anna Maria Ughes, Elisabetta Viarengo Miniotti, John Watson (Regno Unito), Judy Woodborne (Sudafrica), Roberta Zamboni, Walterina Zanellati, Vanda Zizza.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 1 marzo 2014.