ARCHIVIOFarmaci: crollano i consumi in tutte le regioni d’Italia

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Farmaci generici 

Anche quest’anno l’Aifa ha presentato il Rapporto OsMed sul consumo dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2013, registrando una flessione notevole in tutte le regioni italiane.

 

La spesa farmaceutica pro capite e’ stata interessata, nei primi nove mesi del 2013, da una forte flessione su tutto il territorio nazionale, pur con differenze a livello regionale: si va infatti dal -7,8% della Sardegna, al -5,5% dell’Emilia Romagna e al -5,2% della provincia autonoma di Trento. Le differenze regionali persistono anche sul fronte della spesa convenzionata: in questo caso, infatti, rispetto a una media nazionale di spesa di 141,2 euro pro capite, si registrano valori massimi di 178,9 euro pro capite in Sicilia, 170,7 euro in Campania, 163,7 euro in Puglia, e valori minimi nelle province autonome di Bolzano (95,7 euro) e Trento (109,1 euro) e in Emilia Romagna (109,6).

Per quanto concerne i consumi in regime di assistenza convenzionata, emerge anche nel 2013 la presenza di un gradiente Nord-Sud, con le regioni del Mezzogiorno che hanno presentato livelli di consumi superiori alla media nazionale. Quelli in assoluto piu’ elevati sono stati registrati in Sicilia con 1.129,6 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti. Al contrario, i consumi piu’ bassi sono stati rilevati nella provincia autonoma di Bolzano (747,2 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti). Anche per i farmaci di classe C con ricetta, e’ stata osservata una marcata variabilita’ regionale nella spesa pro capite, con i valori piu’ alti in Liguria (44,9 euro), Lazio (41,1 euro) e Toscana (40,3 euro) e i piu’ bassi Molise (26,1 euro), Basilicata (27,9 euro) e nella P.A. di Bolzano (29,9 euro).
In quasi tutte le Regioni italiane e’ stata inoltre riscontrata una contrazione della spesa, con le maggiori riduzioni in Sardegna (-3,7%), Campania (-2,9%) e Lombardia (-2,8%). Persistono infine delle differenze anche nella spesa per i farmaci per automedicazione (SOP, OTC) con la P.A. Bolzano (38,2 euro pro capite) e la Valle d’Aosta (37,2 euro pro capite) che hanno presentato valori quasi doppi rispetto a quelli della Basilicata e del Molise (20,2 euro pro capite): Per questa categoria di farmaci, inoltre, quasi tutte le Regioni, ad eccezione della Valle D’Aosta, hanno fatto registrare un aumento nella spesa, con le variazioni piu’ alte in Sicilia (+13,0%) e Molise (+12,6%).

Si trovano al Sud e nel Centro Italia le regioni con il costo medio per giornata di terapia (ottenuto dal rapporto tra la spesa complessiva e il numero totale di dosi consumate) piu’ elevato rispetto alla media nazionale: Campania (+14,4% dalla media nazionale), Sicilia (+12,5%) e Abruzzo (+8,6%), mentre i valori piu’ bassi sono stati raggiunti in Emilia Romagna (-17,7%), Toscana (-16,9%) ed Umbria (-15,2%). Queste ultime tre Regioni sono state anche quelle con il maggior consumo di medicinali a brevetto scaduto con quote rispettivamente del 68% in Umbria, del 67% in Emilia Romagna e del 66,6% in Toscana. I consumi piu’ bassi, per questa classe di farmaci, sono stati, invece, registrati in Sardegna (61,5%), Basilicata (61,6%) e Molise (62,3%). Il consumo di farmaci a brevetto scaduto e’ in generale e costante aumento, con gli incrementi maggiori registrati in Puglia (+10,9%), Basilicata (+9,7%) e Calabria (+9,1%). Anche la crescita del volume dei consumi a livello nazionale, pari al 2%, si legge infine nel Rapporto Aifa, ha presentato una certa variabilita’ regionale con punte massime in in Puglia (+3,6%), nella P.A. di Trento e in Umbria (+2,7%). Valle d’Aosta (-4,5%) e Liguria (-0,2%) sono le uniche Regioni in cui i consumi sono in calo.

 

 

Redazione Eolopress

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