ARCHIVIOLa bufala dell’aggressione di Totò Cuffaro a Falcone: anche il Daily Telegraph si scusa e risarcisce l’ex governatore

admin16/01/2014
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Cuffaro al Costanzo show con Falcone

A furia di leggere i giornali italiani, alcuni in particolare, si finisce col mutuarne la mentalità e soprattutto il numero elevato di vizi. Con relative conseguenze. Capitò, infatti, che pure il Daily Telegraph si accodasse alla vulgata del «Cuffaro aggressore di Falcone», uno dei tanti virus inoculati nel circuito mediatico dal tradizionale professionismo antimafioso. 

 

Solo che gli inglesi qualche volta la indovinano, specie se si tratta di «formalizzare» scuse: è così che  uno dei principali quotidiani britannici si è scusato con “Totò vasa vasa”  risarcendolo dei danni patiti per via di un articolo scritto su un video del 1991 girato in Italia. E’ lo stesso video che ha già causato qualche rogna giudiziaria all’ex leader delle toghe «impegnate in politica per salvare l’Italia dal malaffare» Antonio Di Pietro, costretto anch’egli ad un risarcimento in favore dell’ex governatore della Sicilia, tuttora in galera per una lunare condanna a 7 anni per favoreggiamento aggravagato a Cosa Nostra.

Stiamo parlando della «mitica» staffetta tv tra il Maurizio Costanzo Show e Samarcanda di Michele Santoro di 23 anni fa dopo l’omicidio di Libero Grassi, presente il giudice Falcone (foto). Nel filmato si vede un giovane Cuffaro che -giustamente- si ribella alla pioggia di fango e veleni (nello specifico su Calogero Mannino) tipica di certi programmi tv. Dopodiché, tutti a dire che Cuffaro aggredì Falcone. Ma era una bufala. Cosa che il Daily Telegraph ha riconosciuto dopo che gli avvocati di Cuffaro, Salvatore Ferrara e Giuseppe Gruttad’Auria, hanno intentato causa. Ma prima di arrivare in giudizio, i britannici colleghi hanno preferito chiudere il tutto in camera di conciliazione versando non solo una somma (rimasta segreta) a Cuffaro, ma pure rimuovendo il video dal portale on line del Daily, con tante scuse per la cantonata presa.

«Non entro nel merito della vicenda, mi limito a sottolineare nuovamente la totale diversità del Cuffaro mediatico da quello vero, quello storico. Che è tutt’altra cosa» dice l’avvocato Ferrara.

Intanto Cuffaro ha presentato ricorso in Cassazione contro il diniego del suo affidamento ai servizi sociali determinato dalla sua «scarsa collaborazione con i magistrati» (sic!). 

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 16 gennaio 2014)

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