A dicembre sono stati 2.351 i terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), una media di quasi 76 eventi al giorno, il doppio rispetto al mese precedente. Come spiega l’Istituto, nel mese appena trascorso sono stati molti gli eventi di magnitudo superiore o uguale a 4.0. In particolare l’evento del 29 dicembre ha avuto magnitudo ML 4.9 ed e’ stato localizzato tra le province di Caserta e Benevento, nei Monti del Matese.
Dopo la scossa delle ore 18:08, risentita in gran parte della Campania e del Molise, sono stati registrati negli ultimi due giorni dell’anno altri 150 terremoti, la maggior parte dei quali di bassa magnitudo. La replica di magnitudo maggiore (ML 3.7) si e’ verificata circa 3 ore dopo l’evento principale.
Due gli eventi sismici di magnitudo maggiore o uguale a 4.0 che si sono verificati in Sicilia nel mese di dicembre. Il primo, di magnitudo ML 4.1, e’ stato registrato a circa 3-4 km dalla costa nel Golfo di Noto – Capo Passero, il 15 dicembre, ad una profondita’ di circa 10 km.
Il terremoto, avvenuto alle ore 04:57, e’ stato risentito nella parte sud-orientale della Sicilia tra le province di Ragusa e Siracusa, in particolare a Pachino e Noto. Il secondo evento sismico, di magnitudo ML 4.0, e’ stato registrato nello Stretto di Messina il 23 dicembre alle ore 05:20 ed e’ stato seguito nella stessa giornata da circa 25 repliche di magnitudo molto bassa (al massimo ML 2.8). L’epicentro del terremoto e’ stato localizzato proprio nei pressi della citta’ di Messina, dove ci sono stati i maggiori risentimenti e grande spavento – ricorda l’Istituto – anche nel ricordo del disastroso terremoto del 1908 che colpi’ violentemente l’area dello Stretto.
Molto attiva nel mese preso in esame la sequenza sismica nell’area del Bacino di Gubbio. Sono stati circa 1100 gli eventi registrati dalla Rete Sismica Nazionale solo a dicembre, tra i quali 7 di magnitudo compresi tra 3.0 e 4.0. In particolare nella seconda meta’ di dicembre si sono verificati i due eventi principali della sequenza: il terremoto di magnitudo ML 3.9 il 18 dicembre e il terremoto di magnitudo ML 4.0 del 22 dicembre entrambi risentiti a Gubbio ed in altri comuni della provincia di Perugia. Sono piu’ di 6.000 gli eventi registrati dall’inizio dell’anno in quest’area dell’Appennino Umbro-Marchigiano che ha un rilascio sismico pressoche’ continuo (approfondimento sulla sequenza).
In tutto il mese di dicembre, moltissime le aree del territorio italiano che si sono attivate, con una piccola sequenza a Cuneo, un’altra a Brescia, due sequenze in Lunigiana (MC), una nel pistoiese, alcuni eventi in pianura padana (ancora repliche del terremoto del maggio 2012), una sequenza a sud di Sansepolcro (AR), la sequenza a Gubbio (PG), un’altra nei pressi di Amatrice (RI) e una al Gran Sasso, poi nell’area di Casacalenda in Molise, in quella dei Monti del Matese, del Pollino e un’altra poco a nord in Basilicata, alcuni eventi in provincia di Crotone, la sequenza nello Stretto di Messina, quella nel golfo di Patti e una a ovest dell’Etna, nei pressi di Bronte (CT).