ARCHIVIOVergogna carceri: l’Odissea di un diabetico grave recluso a Poggioreale, Radicali in campo

https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2013/12/Barbirotti_Rosciano_donne_e_Salzano_Donato.jpg

Barbirotti Rosciano donne e Salzano Donato

SALERNO- Presso il “Punto Einaudi” di Salerno in C.so Vittorio Emanuele – Piazzetta Barracano, si è tenuta una conferenza stampa sul “caso di Angelo Rosciano” di Polla (SA), detenuto al padiglione S. Paolo di Poggioreale, a poche ore dalla terza marcia di Natale per l’amnistia, la giustizia e la libertà indetta da Marco Pannella e dai Radicali. 

Dal corpo martoriato dei detenuti al cuore della politica, per amnistiare la Repubblica introducendo lo Stato di Diritto in questo Paese che pratica la tortura e viola i diritti umani.

Dichiarazione di Donato SALZANO segretario di Radicali Salerno:

“Dopo che Federico Perna ha trovato la morte tra le mura della sua cella nel carcere napoletano, oggi i casi di Enzo Di Sarno e Angelo Rosciano denunciati da tempo dai Radicali e dai loro familiari, anche con lettere aperte indirizzate al Presidente Napolitano e alla Ministra Cancellieri. Sono quei corpi martoriati dei tanti Enzo e Angelo, che possono diventare i nuovi Federico, se qualcuno non interviene con prepotente urgenza, ad interrompere questi trattamenti inumani e degradanti, quella tortura condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che questa Repubblica pratica e conduce fino alla morte per pena”

Erano presenti:

Donato SALZANO segretario Radicali Salerno Ass. “Maurizio Provenza”

Carmela ROSCIANO figlia di Angelo Rosciano

Irene DI DONATO moglie di Angelo Rosciano

avv. Gianluca SALZANO uno dei due difensori di Angelo Rosciano

On. Dario BARBIROTTI Consigliere Regionale

—————————————–

LA LETTERA A NAPOLITANO E  CANCELLIERI DELLA FIGLIA DI ROSCIANO

«Stimato Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e stimata Ministra della giustizia Annamaria Cancellieri mi chiamo Carmela Rosciano e sono di Polla in provincia di Salerno, con questa lettera faccio appello a voi per denunciare, la mia disperata posizione di impotenza, la drammatica situazione di mio padre Angelo Rosciano attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale presso il padiglione San Paolo.

A causa di una sentenza per ricettazione scaturita da un processo il cui inizio risale a ben 15 anni fa, nel lungo periodo a nostra insaputa senza difesa, nell’aprile del 2012 mio padre viene arrestato. La tragica vicenda lo ritrova all’età di 60 anni in una drammatica situazione di salute. Mio padre soffre di una forte forma di diabete mellito alimentare ,è arteriopatico,a causa di tali patologie ha sofferto l’amputazione dell’arto inferiore sinistro, soffre di parziale cecità, rischia la perdita anche dell’arto inferiore destro la cui circolazione è ostruita in vari punti. Le sue precarie condizioni di salute non gli permettono la detenzione nella casa circondariale di Sala Consilina suo paese di origine e ne derivano il trasferimento al carcere di Poggioreale fornito di un’area clinica la cui precarietà è aggravata dal penoso problema del sovraffollamento che attribuisce al detto carcere il triste primato europeo di più affollato d’Europa. Nei primi 6 mesi di detenzione, oltretutto trascorsi nel periodo estivo dove la temperatura della struttura supera la umana sopportazione la salute di mio padre è drasticamente degenerata. Grazie al lavoro dello studio legale dell’avvocato Pierluigi Spadafora, dal 2012 nostro legale, otteniamo gli arresti domiciliari. Il ritorno a casa è un vero e proprio rialzarsi dal suolo, grazie ai vari permessi per le dovute visite specialistiche riusciamo in un anno di domiciliari a ristabilire in minima parte le sue condizioni di salute. Purtroppo non si sa per quale assurda ragione al momento del rinnovo annuale della misura alternativa il medico incaricato della perizia, dal tribunale di Potenza ora di nostra competenza dopo la recente chiusura del Tribunale di Sala Consilina, lo dichiara nonostante riconfermando le patologie relative agli innumerevoli referti medici, compatibile alla detenzione. Scatta nuovamente l’arresto che lo trova al momento dell’accaduto ricoverato presso l’ospedale di Polla per uno scompensare del diabete.

Carissimo Presidente e carissima Ministra disperatamente mi rivolgo a voi per chiedere come sia possibile tale ingiustizia. Mio padre accusato di un reato comune che non genera nessun allarme sociale, invalido al 100 per cento, diabetico, arteriopatico senza violare nessun obbligo nel trascorso di un anno di domiciliare ha tutto il diritto come vige nel nostro ordinamento alla pena alternativa drasticamente e inspiegabilmente negata. Mio padre è una persona meravigliosa, come altrettanto lo definisce la relazione di buona condotta dei Carabinieri di Polla, da tutta la vita un instancabile lavoratore è una persona malata che ha bisogno di cure insostenibili per una struttura come Poggioreale. Al momento un’altra grande minaccia per la salute di mio padre è l’impossibilita da parte della struttura di fornirgli la giusta alimentazione, oltre alle varie patologie mio padre è privo di coliciste problema che riduce la sua alimentazione all’interno della struttura alla pasta veleno per il diabete i cui valori ormai superano i limiti da oltre 2 mesi, situazione già denunciata e comunicata al giudice dalla diabetologa del San Paolo.

Potrei scrivere pagine e pagine di inumana ingiustizia ma mi limito a supplicare il vostro intervento affinché mio padre possa ritornare a scontare la sua pena ai domiciliari, alla nostra cura e dei dottori specialisti. In questo momento ogni giorno e notte vivo nell’angoscia insieme alla mia famiglia consapevole che mio padre rischia la vita giorno per giorno, nuovamente supplico il vostro aiuto e urgente intervento per lui e per tutti i malati che all’interno delle strutture carcerarie non incontrano cure ma solo inumana sofferenza, affinché la nostra povera e bella Italia ritorni a essere uno stato di Diritto e mai più uno stato assassino.

Nell’attesa di una vostra risposta a questa terza lettera, questa volta da me redatta come umile cittadina,vi porgo i miei più doverosi saluti».

Carmela Rosciano

Redazione Eolopress

Leave a Reply