SALERNO- E’ come al solito effervescente il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca (foto), durante il consueto appuntamento su una tv locale. A proposito dell’assoluzione incassata -dopo aver rinunciato alla prescrizione- nella vicenda Mcm (con il sindaco sono state assolte altre persone tra cui l’imprenditore napoletano Gianni Lettieri) De Luca ne ha avuto per magistrati (seppur velatamente) e per giornalisti (molto più direttamente). Almeno per quelli di un certo tipo. Ecco cosa ha detto al riguardo.
«Ero tranquillo prima della sentenza e lo sono ora. Avevamo rinunciato alla prescrizione per rispetto allautorità giudiziaria e ai concittadini e perché avevamo interesse a che lindagine si svolgesse. Anche questa vicenda conferma la necessità per tutti di esprimere fiducia e rispetto nella magistratura. Ovviamente, però, una vicenda del genere porta a galla delle contraddizioni.
Come è possibile passare dieci anni della propria vita prima di arrivare ad una sentenza? Come è possibile passare da accuse pesanti e richiesta di arresti domiciliari ad una sentenza che certifica che il fatto non sussiste? Ancora, e lo chiedo soprattutto agli organi di informazione, quando arriveremo a considerare gli avvisi di garanzia un nulla fino a una sentenza? Quando la smetteremo di avere pseudo-giornalisti che vivono di sciacallaggio giudiziario, che hanno bisogno di calpestare e distruggere la dignità e la vita di persone, di famiglie e di imprese pur di vendere una copia di giornale in più? Quello che è davvero intollerabile è la barbarie di piccoli personaggi che fanno sciacallaggio mediatico o politico massacrando la vita delle persone.
Io non ho dimenticato come è stata utilizzata politicamente questa vicenda e ci è voluta forza per resistere e la convinzione ideale profonda di chi ha deciso di impiegare la propria vita al servizio di una idea di sviluppo e di rinascita di una comunità. Queste esperienze, per quanto possano essere amare, devono diventare unoccasione per riflettere, per capire cosa si deve cambiare in termini di rispetto reciproco e di correttezza nelle relazioni umane»