Occupazione in calo nell’anno 2013, per la Confartigianato nel campo dell’edilizia le situazioni piu’ critiche si rilevano nel Lazio (occupazione in calo del 12,0%), in Campania (15,6%), Friuli-Venezia Giulia (18,1%), Veneto (18,5%) e Puglia (20,4%).
Alcuni territori invece sono in controtendenza e registrano aumenti dell’occupazione nell’ultimo anno: Calabria (5,9%), Toscana (3,6%), Emilia-Romagna (2,6%). “Un dato quest’ultimo – commenta il Presidente di Confartigianato Emilia Romagna Marco Granelli – su cui influisce la fase di ricostruzione post terremoto, un evento drammatico del quale avremmo tutti fatto volentieri a meno”. Alla tragedia che ha colpito le popolazioni delle provincie di Modena, Ferrara e Bologna il 20 e 29 maggio 2012, sta facendo seguito lo stanziamento di fondi e la conseguente opera di ricostruzione che di fatto ha portato ad un aumento delle commesse per le imprese del settore edilizio. “Al netto di questa opera di riedificazione anche in Emilia Romagna l’edilizia stenta a ripartire – conclude Granelli – negli ultimi sei anni la produzione di nuove abitazioni ha perso il 53,9%, l’edilizia non residenziale privata ha fatto segnare una riduzione del 35,3%, le opere pubbliche, registrano una caduta del 38,2%; solo il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali mostra una tenuta dei livelli produttivi a +11,1%”. Dati questi che confermano la necessita’ di interventi strutturali per far ripartire l’edilizia, ritenuta un volano dell’economia.