“Archeocucina” campana sotto i riflettori a ExpoItalia, il piu’ importante evento sul made in Italy della capitale europea e che nelle edizioni precedenti ha attirato oltre 50mila visitatori. Al centro del Salone la storia incontra il cibo, con uno show di cucina che mostra alcuni piatti dell’antica Roma usciti direttamente dalle pagine del “De re coquinaria” di Apicio, oppure dalle poesie di Marziale.
Artefice dell’evento, promosso dalla Regione Campania, l’associazione Archeocucina, che promuove la ricerca scientifica nel campo della cucina antica e “l’archeogastronomia” nel mondo della ristorazione italiana, per formare “archeochef”.
“E’ anche un modo per riscoprire prodotti dimenticati, ad esempio broccoli e cavoli particolari, come il friarello e la torzella, poco coltivati ma che sono stati i primi portati in Italia dagli antichi greci a Cuma e che sono stati impiegati nella gastronomia medioevale, barocca, rinascimentale” spiega Alfredo Carannante, docente di antropologia all’Orientale di Napoli e direttore scientifico dell’associazione Archeocucina.
Allo show culinario di ExpoItalia i piatti proposti sono tanti, “dalla piu’ antica lasagna della storia, a base di pasta farcita di quaglia, pollo, pesce, colatura di alici, pinoli, spezie ed erbe, fino alla limonia di pollo, uno spezzatino con latte di mandorle e limone” racconta Carannante, convinto che per i prodotti dell’agroalimentare made in Italy “e’ questo un altro valore aggiunto rispetto agli altri: una storia antica”.
