ARCHIVIOLe sfide etiche della scienza: conferenza Unesco a Napoli

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Dna

NAPOLI- Bioetica, etica medica e diritto sanitario sono i temi principali che saranno affrontati nella IX Conferenza mondiale della cattedra di Bioetica dell’Unesco che si e’ aperta a Napoli e che si concludera’ il 21 novembre. Un appuntamento che ha portato nel capoluogo campano 800 relatori, 1.300 partecipanti arrivati da 64 nazioni. Undici le sessioni in programma per 200 incontri complessivi. 

”La grande sfida della bioetica e il suo ulteriore sviluppo nel XXI secolo – ha detto Claudio Buccelli, direttore del Comitato Etico ‘Carlo Romano’ dell’Universita’ Federico II di Napoli e direttore dell’ Ufficio Internazionale per la Ricerca Bioetica del Centro Europeo di Bioetica e Qualita’ della Vita Unesco Chair in Bioethics – poggia sulla tolleranza delle opinioni degli altri e su una radicata consapevolezza del principio di responsabilita’ piu’ ancora che di quello di giustizia che investe decisioni rispettose anche delle generazioni future”.

Nel corso della Conferenza mondiale – come ha sottolineato Buccelli – ”in un contesto pluralistico e con una metodologia inter e pluridisciplinare, ci si confrontera’ sulle migliori metodologie per conciliare adeguatamente pulsioni del progresso scientifico e diritti della persona per un ulteriore condiviso avanzamento della bioetica nel suo compito di corretta relazione tra antropologia, etica e progresso scientifico”. Tra i temi che saranno affrontati nella tre giorni, i diritti del malato, i rapporti tra pazienti e sanitari, economia e salute, la dignita’ della morte, le sperimentazioni cliniche, i trapianti d’organo e gli scenari su cui si giochera’ il destino dell’umanita’ ”in rapporto alle minacce di improprie attivita’ di ingegneria genetica”.

Ad accogliere gli esperti arrivati da tutto il mondo, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha sottolineato come ”ancora una volta l’Unesco scelga Napoli per la realizzazione di grandi progetti. Napoli – ha detto il sindaco – e’ citta’ il cui centro storico e’ patrimonio Unesco e, dunque, ben vengano iniziative che portano esperti da tutto il mondo a parlare di temi delicati e attuali che toccano le coscienze e interrogano legislatori, educatori e tutto il mondo laico e religioso”.

Redazione Eolopress

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