SALERNO- Si terrà il prossimo sabato 16 novembre alle ore 10.00 a Salerno presso la Sala della Compagnia Portuale un incontro sul tema: “Prendersi cura: il lavoro del mare”. L’appuntamento è organizzato dall’Ufficio per i Problemi Sociali e del Lavoro e dalla Stella Maris di Salerno Ufficio per la Pastorale del mare. Lo rende noto un comunicato della Diocesi di Salerno.
Accompagnerà la riflessione S. E. Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo di Sorrento-Castellammare nonché Vescovo promotore dell’Apostolato del mare della Conferenza Episcopale Italiana. Interverrà l’avv. Umberto Masucci presidente dell’Italian Maritine Cluster. Presenterà l’attività e la missione della Stella Maris Salerno la dott.ssa Antonia Autuori. Porteranno il loro saluto don Aniello Del Regno direttore dell’Ufficio per i problemi Sociali e il Lavoro dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acer no, mons. Claudio Raimondo cappellano della Stella Maris Salerno, l’avv. Alfonso Mignone presidente The International Propeller Club, il Cv Cp Maurizio Trogu comandate della Capitaneria di porto di Salerno e l’avv. Andrea Annunziata presidente dell’Autorità Portuale di Salerno. Coordina e conclude i lavori il dott. Antonio Memoli della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita.
L’incontro, focalizzato a scambiare esperienze ed implementare nuove iniziative, vuole essere un momento di riflessione e di scambio esperienziale con chi più di altri vive la condizione del lavoro del mare. Si propone la conoscenza del mondo del mare nell’ottica del lavoro e di come tale ambito richieda la focalizzazione sul prendersi cura dell’altro. Tutta l’attività lavorativa e pastorale nel mondo del mare è una concretizzazione del motto evangelico del prendersi cura, dell’attenzione all’altro sia per i suoi bisogni che per le sue fragilità. Si porranno in evidenza anche le vulnerabilità a cui i lavoratori del mare sono soggetti, non ultime le problematiche delle restrizioni nella vita familiare ed affettiva e lo scandalo degli abbandoni dei marittimi da parte di armatori senza scrupoli.