ARCHIVIOBanca del latte materno: la scommessa parte da Napoli

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Napoli Comm Politiche sociali e Mobilita

NAPOLI- La Commissione Politiche Sociali e dell’Immigrazione, presieduta da Vincenzo Gallotto (foto) si è riunita stamattina congiuntamente alla Commissione Mobilità per affrontare con l’Assessora al ramo Roberta Gaeta e con la partecipazione della dottoressa Giulietta Chieffo, Direttore centrale Servizio Politiche Sociali, due differenti argomenti, entrambi sollecitati dal consigliere della Commissione Mobilità, Sgambati, e cioè il progetto “Banca del Latte Materno” e le problematiche connesse all’insediamento rom di Via del Riposo.

 

Nella prima parte della riunione, con la partecipazione della presidente di Napoli Sociale, Natalia D’Esposito, il progetto “Banca del Latte Materno” è stato illustrato dal Direttore dell’ Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Fatebenefratelli, Gennaro Salvia. Il progetto, svolto in collaborazione col l’Associazione “Germogliare Onlus”, è un’importante azione sociale: rappresenta il primo punto di raccolta del latte materno nel Sud Italia e in Campania e consente, attraverso la donazione del latte materno, di intervenire sin da subito con un’ alimentazione enterale sui piccoli pazienti prematuri, senza il bisogno di ricorrere a flebo. Partita lo scorso 15 ottobre e sposata in pieno dall’Amministrazione comunale, che, attraverso Napoli Sociale, la sostiene nella fase di raccolta presso i domicili delle mamme donatrici. La procedura di raccolta del latte si basa su rigide linee guida nazionali. Si tratta, ha confermato l’assessora Gaeta, di un’importante iniziativa realizzata grazie al grande senso di responsabilità delle donne partenopee che il Comune nel suo insieme si impegna concretamente a sostenere.

Nella sua seconda parte, la riunione ha affrontato, con la partecipazione anche del presidente della IV Municipalità, Armando Coppola, il problema del campo Rom di Via del Riposo che, come ha detto il consigliere Sgambati nell’introduzione, rappresenta un problema drammatico in quanto, comprendendo al suo interno una discarica a cielo aperto, abusiva, crea un rischio igienico sanitario per i cittadini, essendo nella zona presente un forte insediamento abitativo, come ha confermato il presidente della Municipalità Coppola che ha raccontato come sia stato sventato uno scontro fisico tra cittadini esasperati e rom in occasione del recente tentativo di questi ultimi di espandere il campo. Ma i rifiuti della discarica creano anche problemi all’aeroporto di Capodichino. Infatti, come confermato dalla dottoressa Pizzinetti dell’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, sono numerosi i casi segnalati di impatto tra gli aerei e i grandi gabbiani, attirati in zona proprio dalla presenza di rifiuti. Le misure che la comunità aeroportuale mette in atto per vigilare e mitigare il fenomeno sono state esposte dal direttore della Gesac, Sandro Mattia: dissuasori e vigilanza 24 ore su 24 sulle piste.

Tuttavia, il fenomeno, seppure sotto controllo, resta preoccupante. La situazione di degrado del campo Rom di Via del Riposo interferisce anche sulla sicurezza dell’aeroporto, dal punto di vista dell’ordine pubblico, e sul decoro dello scalo, obiettivo al quale la Gesac sta lavorando da tempo, in collaborazione con Comune e Municipalità. La presenza della Polizia Municipale è stata illustrata dal responsabile dell’unità aeroporto, Maiorino, il quale ha spiegato che la vigilanza esercitata, e che ha consentito di debellare fenomeni come l’abusivismo del commercio e dei taxi, ha momenti di stop nei giorni prefestivi e festivi nei quali la PM non presidia l’aeroporto. Le consigliere intervenute hanno messo in rilievo che ogni soluzione per il problema non deve prescindere dalla considerazione che, quando si parla di insediamenti Rom, si tratta in realtà di persone, uomini donne e bambini, e che la presenza dei gabbiani è da tempo una realtà anche in altre zone cittadine a causa dei rifiuti abbandonati (consigliera Marino) e che occorre, grazie ad un tavolo di lavoro che coinvolga le forze dell’ordine, analizzare la particolare problematica dell’insediamento di Via del Riposo anche per accertare se, come sembra, la camorra usi il campo per sversamento di rifiuti speciali (Vice Presidente Coccia).

L’assessora Roberta Gaeta ha raccolto l’allarme, impegnandosi ad analizzare il problema con i diversi soggetti coinvolti per la legalità, l’igiene e la salute, precisando che la materia dell’intervento sui campi Rom è complessa e articolata. Ha illustrato le politiche comunali tese all’integrazione, soprattutto scolastica dei bambini, e al superamento del sistema dei campi. In proposito, ha spiegato che sta per partire l’intervento di insediamenti abitativi finanziati dal Ministero dell’Interno, intervento che, però, come ha precisato la dirigente Chieffo, punta a risolvere il problema dell’insediamento di Cupa Perillo.

Sull’insediamento di Via del Riposo, ha concluso l’assessora Gaeta, si sta lavorando, in collaborazione con gli assessorati all’Ambiente e al Patrimonio, innanzitutto a coinvolgere tutte le autorità presenti sul territorio allo scopo di trovare una soluzione, coscienti che il semplice sgombero di un campo non risolve il problema, come è stato dimostrato in altri recenti casi.

Mimmo Annunziata

Redazione Eolopress

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