ARCHIVIOAl test per guide turistiche la Venere di Milo diventa quadro

admin06/11/2013
https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2013/11/Venere_di_Milo_01.JPG

Venere di Milo 01

Nell’epoca di Wikipedia tutto può accadere. Perfino che “qual’è” scritto con l’apostrofo sia il male minore. Figuriamoci confondere la statua della Venere di Milo (foto) con un quadro, magari dipinto con le bombolette spray di chissà quale «street artist» incompreso. Chi vuoi che ci badi? 

Eppure succede che qualcuno non abbia proprio potuto di fare a meno di notare che un ente pubblico per la formazione, uno dei più importanti del Paese, il Formez, tra i quiz per il maxi concorso per guida turistica della Campania abbia inanellato una serie talmente fitta di svarioni e castronerie da far rimpiangere ancor di più i bei tempi andati del perfezionismo accademico e scolastico.

Già, perché i 13mila candidati che oggi e domani affluiranno al Palapartenope di Fuorigrotta nella speranza di superare il concorsone regolato dalla Regione (che controlla l’ente) hanno di che preoccuparsi se tra le 50 domande che saranno scelte tra le 4mila messe in rete per le esercitazioni propedeutiche, capitano cose del tipo: «Che cosa accadde a Benevento quando crollò l’Impero Romano d’Oriente?». Ovviamente nulla, perché il problema Benevento (e non solo) semmai l’ebbe con la dissoluzione di quello d’Occidente. Sottigliezze? Non si direbbe dal momento che è un po’ come confondere Tokyo con Washington.

Le proteste non si contano, in rete è subito spuntata una pagina Fb (si chiama “Domande errate da segnalare al Formez”) dei candidati per le opportune segnalazioni del caso, i media ne parlano, tutti o quasi ne discutono. Dalla Regione e dal Formez hanno fatto sapere che si tratta di errori statisticamente irrilevanti, qualche decina di domande sballate su un totale di quattromila: «errori fisiologici» ha ripetuto in serata l’assessore al Personale e alla Formazione dell’Udc Pasquale Sommese.

Saranno pure fisiologici ma non per questo meno esilaranti. Sentite questa: «Come si chiamava l’isola preferita dall’imperatore Ottaviano Augusto?». Era Tiberio, ogni campano si sentirebbe offeso per domande così. Come il resto degli italiani, volendo, dinanzi ad un quiz sul Goldoni drammaturgo-commediografo del ‘500 (sic!) o il Ruggero II di Sicilia che avrebbe fondato la città di Agropoli (nel Cilento) invece che quella di Afragola, che è da tutt’altra parte della Campania. Un Francesco II confuso con un Federico II ci può anche stare, ma può succedere di sbagliare anche quiz leggeri di attualità come quello sulla provenienza artistica del cantante Marco Mengoni? Evidentemente sì, al Formez può capitare.

Nessun dramma, ci si può sempre consolare con un Bilboa al posto di Bilbao (si parlava del museo): per una doccia-shampoo andrebbe davvero bene.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 5 novembre 2013)

admin

Leave a Reply