ARCHIVIOTocca a Cirielli: accuse dalla procura dove all’inizio c’è Gomorra e alla fine la raccomandazione

admin02/08/2013
https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2013/08/Cirielli3.jpeg

Cirielli3

Alla fine è venuto il turno di Edmondo Cirielli (foto) «ex titolare» della famosa legge omonima sui tempi della prescrizione. Al deputato di Fratelli d’Italia, ex leader del Pdl salernitano, ex presidente della Commissione Difesa di Monte Citorio nonché ex presidente della Provincia, è stato notificato a Roma, intorno alle 15 di ieri, un’informazione di garanzia particolarmente pesante: almeno sul piano mediatico. Inutile dire che stralci del provvedimento circolavano già al mattino, prima che lo stesso interessato ne fosse a conoscenza, ma questa è un’altra storia. 

 

Le accuse? Corruzione aggravata dal metodo mafioso e abuso d’ufficio, «fatti tutti commessi avvalendosi delle condizioni di cui all’art.416 bis c.p.» si legge nel provvedimento del pm Vincenzo Montemurro e dell’ex procuratore capo Franco Roberti (oggi al vertice della Dna). Parliamo, cioè dell’associazione a delinquere di stampo mafioso, in questo caso camorristico, trattandosi di Campania. Roba che non si nega quasi più a nessuno in vasti strati della società politica e civile del Mezzogiorno: ma pure questa è un’altra storia. 

 

Cirielli è accusato di aver favorito l’assunzione della moglie di un consigliere comunale di Nocera quando era presidente della Provincia. Il consigliere si chiama Giuseppe Fabbricatore ed è ritenuto dagli inquirenti legato ai clan della Nuova Famiglia, segnatamente al gruppo dell’ex primula rossa dell’agro nocerino-sarnese, Pasquale Loreto. Il deputato, che tra l’altro è anche un colonnello dei carabinieri, in cambio (di qui lo scambio politico-mafioso) avrebbe ottenuto l’interessamento di Fabbricatore nel tesseramento per il congresso del Pdl di meno di due anni fa: congresso, tra l’altro, stravinto su tutto il territorio provinciale, da Cirielli contro il gruppo guidato dall’ex ministro Mara Carfagna, sua acerrima nemica del tempo, oltre che attuale. Sarebbe interessante capire, a questo punto, se Carfagna addirittura diventerà «parte offesa» nel processo.

L’indagine nasce da un costante interessamento della procura locale nei confronti della vita interna del centrodestra: il provvedimento giudiziario contiene un significativo passaggio sulle dinamiche interne al Pdl. Il pm Montemurro (ai tempi di Potenza, membro dell’«inner circle» di De Magistris e Woodcock) da tempo si distingue con indagini clamorose: ne sono state fatte un paio a Cava dei Tirreni e Pagani, tra altre, demolite poi dai tribunali, passando da scenari alla Gomorra a banali operazioni di raccomandazione per posti di lavoro.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 2 agosto 2013) 

admin

Leave a Reply