ARCHIVIO“Rivoglio mio figlio”, appello di un padre al capo dello Stato

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‘Mi appello alla sensibilita’ del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al presidente della Repubblica del Venezuela, Nicolas Maduro Moros, perche’ intervengano e si interessino del mio grave problema. Soltanto grazie alla loro autorita’ potro’ riabbracciare mio figlio. Sono disperato, aiutatemi”. E’ l’appello di Sergio Solimo di Sant’Arsenio (SA) al quale la moglie, di origine venezuelana, da ben tre anni ha sottratto il piccolo figlio Francesco, che ora ha sei anni.

 

Da quando non ho mio figlio – spiega Sergio Solimo – la mia vita e’ cambiata. Penso sempre al mio piccolo Francesco. Egli, attualmente vive da qualche parte nel mondo come un latitante soltanto perche’ mia moglie non vuole restituirmelo cosi’ come, peraltro, le ha intimato piu’ volte sia la magistratura italiana sia quella venezuelana”. La storia, secondo la ricostruzione di Solimo, inizia nel 2010. 


Sergio Solimo svolge le mansioni di autista di camion presso una societa’ valdianese e vive felicemente con la sua giovane moglie venezuelana, Tania Polito, insieme con suo figlio Francesco, a Sant’Arsenio, piccolo centro dell’entroterra salernitano. La vita matrimoniale procede senza intoppi, ma nel mese di ottobre del 2010 la moglie parte con suo figlio per il Venezuela, diretta a Caracas per far conoscere il piccolo Francesco ai nonni venezuelani. Doveva trattarsi di una vacanza breve. Invece, Tania Polito non e’ piu’ ritornata in Italia. Sergio Solimo, dopo aver denunciato il tutto all’autorita’ giudiziaria, nel 2011 si reca a Caracas per cercare di convincere sua moglie a ritornare in Italia, ma non ottiene nulla se non di poter vedere suo figlio due ore al giorno per una sola settimana. Sergio Solimo non puo’ fare altro che affidarsi alla magistratura. Tra l’altro, nel frattempo, Solimo da’ il via alla procedura per il divorzio. Nel 2012, l’alta Corte venezuelana si esprime in favore del rimpatrio in Italia del piccolo Francesco.
Tania Polito rientra in Italia soltanto nello scorso mese di giugno per un’udienza della causa di separazione, ma per lei scattano le manette con l’accusa di sottrazione di minore all’estero. La donna finisce agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Sant’Arsenio. Il Tribunale del Riesame di 
Salerno, pero’, la rimette in liberta’, ma con il divieto di espatrio. La sudamericana ne approfitta e fa nuovamente perdere le sue tracce. Nelle ultime ore, intanto, l’ennesimo intervento della magistratura che emette un mandato di cattura nei confronti di Tania Polito la quale, presumibilmente, grazie a documenti falsi, e’ ritornata in Venezuela dove continua a tenere nascosto suo figlio Francesco.
Ansa

 

Redazione Eolopress

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