POMPEI (NA)- Ha suscitato tensione tra le guide degli scavi archeologici di Pompei la giornata di ”controlli” avviata in via sperimentale da questa mattina dalla Soprintendenza che ha obbligato le biglietterie a ”schedare” le attivita’ degli operatori. Qualcuno parla di ”azione vessatoria”.
”Quando gli Scavi finiscono sotto l’ingrandimento dei media – spiega uno degli interessati – se la prendono con le guide, con i commercianti che stanno all’esterno e con i cani. Mai una volta che indaghino su quel che combinano dentro queste antiche mura…”. Sono arrabbiate le guide, perche’, affermano, ”negli Scavi non ci sono piu’ abusivi da due anni, ma altrove si’… e poi non ci hanno fatto firmare nemmeno una liberatoria per il trattamento dei dati sensibili. Presenteremo una denuncia perche’ non sappiamo dei nostri dati presi all’ingresso quale trattamento ne faranno. Se tutto questo dovra’ servire ad effettuare un controllo di natura fiscale, lo Stato ha tanti mezzi: vadano a controllare le dichiarazioni dei redditi e i conti bancari. Questa e’ solo l’ennesima vessazione a nostro danno”. Piu’ cauta la reazione del presidente dell’Associazione guide turistiche dalla Campania, Pietro Melziade, il quale invita la Regione a fare di piu’ sul fronte della lotta contro l’abusivismo. ”Ma – afferma Melziade – fino a oggi alla Regione ci hanno ricevuto una sola volta. Non sono cosi’ sensibili alle necessita’ dei nostri beni culturali. Se davvero vogliono colpire gli abusivi, che e’ quanto auspichiamo anche noi, devono fare tre cose. Primo: creare una biglietteria dedicata ai gruppi. Secondo: assegnare al compito del controllo delle guide un addetto a questo compito, perche’, adesso, si rallenteranno gli ingressi a discapito dei turisti che resteranno piu’ a lungo sotto il sole. E terzo: varare sanzioni serie, che consentano alle forze dell’ordine di poter agire con incisivita’ sul fenomeno. Servirebbe anche a rimpinguare le casse dello Stato. Ce ne gioveremmo tutti”. Tuttavia, secondo Melziade, ”anche questa volta si vuole colpire solo fiscalmente gli onesti, perche’ le guide abusive entreranno comunque, pagando il biglietto come dei privati, ma se si volessero davvero scovare si farebbe subito, perche’ sono ben conosciuti e individuabili’‘.