E’ una giustizia sempre più uguale a Medea (nella foto, il mito in un’opera Tiziano): mangia i propri figli uno ad uno, senza distinzione, senza eccezioni e, soprattutto, senza pietà. Perfino uno dei suoi prediletti, quel Luigi De Magistris sindaco di Napoli che venne per scassare e rimase scassato dai suoi ex gemelli in toga.
La procura di Napoli lo ha infatti iscritto nel registro degli indagati per la vicenda dell’affidamento del partner privato nell’ormai iper contestata America’s Cup di vela: con lui anche l’ex presidente della Provincia ed ex coordinatore del Pdl napoletano Luigi Cesaro, nonché l’attuale governatore della Campania Stefano Caldoro.
Le tre punte avanzate delle istituzioni principali della vita pubblica campana sono accusate dai magistrati partenopei di turbativa d’asta in conseguenza della scelta di convergere su Paolo Graziano, presidente degli industriali napoletani, come partner privato della società pubblica che ha organizzato l’evento. Si tratta della medesima indagine che ha travolto il fratello del sindaco, Claudio De Magistris, il presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni e lo stesso Graziano.
Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 23 luglio 2013)
