NAPOLI- Misure di sicurezza tecnologicamente avanzate e soprattutto migliore scambio di informazioni e di dati con le forze di polizia. Abi e Prefettura di Napoli affrontano il problema rapine in banca, dotandosi di un protocollo d’intesa tra tutti gli istituti di credito attivi nel capoluogo campano e l’ente territoriale di governo.
Nel 2012 le rapine in banca sono calate del 30% su tutto il territorio nazionale e del 24% in Campania. Un dato migliorato grazie anche a una strategia preventiva cominciata con un protocollo d’intesa siglato nel 2009, ora rinnovato con un investimento di 800 milioni che l’Abi ha previsto in tutta Italia.
“Lo scorso anno – spiega il responsabile sicurezza dell’associazione, Marco Iaconis – sono stati raggiunti ottimi risultati e abbiamo deciso di continuare a investire e a dialogare con le forze dell’ordine aggiornando i nostri sistemi”.
Il protocollo prevede un livello minimo di sicurezza di cinque sistemi che le banche si impegnano ad adottare, tra l’altro la videosorveglianza digitale, e la comunicazione coordinata dall’Abi di tutte le informazioni utili alle forze di polizia. “Il protocollo – sottolinea il prefetto di Napoli Francesco Musolino – va sicuramente a vantaggio delle banche, ma anche del loro contenuto e quindi dei cittadini che vanno a svolgere operazioni”.