ARCHIVIOTutela del territorio: in Campania spesi 800 milioni in due anni per la depurazione del mare

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Mare Campania

Un litorale piu’ balneabile e il mare che si fa risorsa anche economica. Per superare la soglia di balneazione del 90% di litorale, la Regione Campania ha investito da due anni oltre 800 milioni di euro in opere strutturali e da quest’anno la collaborazione con la Guardia Costiera e con Legambiente assicurera’ anche interventi piu’ “visibili” ai bagnanti e a operatori economici. Con la pulizia dei fondali nei porti turistici di tutto il litorale campano si avvia anche una campagna di sensibilizzazione con Legambiente per la raccolta differenziata nei comuni meta di turismo estivo.

“Dobbiamo recuperare un po’ di tempo perso per la depurazione – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano – nelle aree interne non si ha la percezione dell’inquinamento che viene prodotto e che comunque si riversa sul litorale domitio in particolare. Con gli interventi strutturali programmati sugli impianti dei Regi Lagni, dei litorali flegreo e domitio, e delle aree interne di Salerno, Avellino e Benevento, verra’ migliorato il sistema di collettamento e depurazione”. Circa 500 milioni di euro copriranno gli investimenti in questo settore e si aggiungeranno agli altri fondi gia’ impegnati per il depuratore di Napoli Est, di Capaccio, per la rifunzionalizzazione degli impianti Hydrogest. “Finalmente la Campania – sottolinea il presidente regionale di Legambiente Michele Buonomo – si distingue per fatti positivi e il 7 giugno presenteremo la ‘Guida blu’ dove le nostre localita’ fanno la parte da leone”.

 

La combinazione di interventi di lunga durata e di medio termine coinvolge particolarmente la Guardia Costiera che assicurera’, attraverso il rinnovo di una convenzione con la Regione Campania per tre mesi a partire da luglio prossimo, il monitoraggio costante del litorale e gli interventi di soccorso e di repressione di illeciti ambientali.

L’ammiraglio Antonio Basile lancia pero’ una proposta che coinvolga direttamente turisti e bagnanti. “Anche una semplice foto – spiega il comandante della capitaneria di porto di Napoli – inviata alla guardia costiera puo’ segnalarci situazioni di degrado soprattutto nelle aree protette o, perche’ no, zone tenute particolarmente bene dove sonomstati effettuati interventi di recupero”.

Redazione Eolopress

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