Nei primi tre mesi del 2013 sono stati 7,5 milioni i certificati di malattia dei dipendenti pubblici e privati inviati online all’Inps (Istituto nazionale previdenza sociale). Per l’esattezza 7 milioni 496 mila. Un dato in crescita (+392 mila) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (gennaio-febbraio-marzo 2012) dove il numero totale dei certificati di malattia aveva toccato quota 7 milioni 104 mila.
E’ quanto emerge dall’analisi delle tabelle del ministero per la Pubblica amministrazione e semplificazione – su fonte Inps – sul flusso dei certificati di malattia trasmessi con il sistema telematico. Un aumento significativo e di grande attualita’, dopo che l’Inps ha deciso di ridurre drasticamente – di fatto sospendere – le visite fiscali d’ufficio per accertare la malattia dei lavoratori dipendenti.
Le tabelle pubblicate sul sito del ministero prendono in esame il flusso dei certificati dall’attivazione del sistema di trasmissione online (aprile 2010) fino a marzo 2013. Complessivamente, sono stati inviati all’Inps oltre 48 milioni di certificati.
Nel dettaglio, sono stati trasmessi all’Istituto di previdenza 2,6 milioni nel 2010 (periodo in cui il sistema telematico non era ancora entrato a regime); 18,2 milioni nel 2011; 20 milioni nel 2012; 7,5 milioni nei primi tre mesi del 2013. Febbraio, complice probabilmente il picco dell’influenza stagionale, e’ certamente il mese in cui si registrano piu’ assenze per malattia dei lavoratori: 2,1 mln a febbraio 2011; 2,7 mln a febbraio 2012; 2,7 mln a febbraio 2013. Analizzando a livello regionale i dati relativi ai primi tre mesi del 2013, si nota che la Lombardia e’ la regione che registra il maggior numero di certificati di malattia trasmessi: 1 milione 373 mila. Segue il Lazio (937 mila); l’Emilia Romagna (686 mila); il Veneto (615 mila); la Sicilia (589 mila); la Campania (557 mila); il Piemonte (555 mila); la Toscana (447 mila); la Puglia (349 mila); la Calabria (263 mila); la Liguria (200 mila); le Marche (162 mila); il Friuli Venezia Giulia (160 mila); la Sardegna (150 mila); l’Abruzzo (133 mila); l’Umbria (88 mila); Provincia autonoma di Trento (82 mila); Provincia autonoma di Bolzano (62 mila); la Basilicata (42 mila); il Molise (21 mila); la Valle d’Aosta (15 mila).
Di questi 7,5 milioni di certificati, 644 mila sono di dipendenti pubblici; 340 mila di lavoratori privati non Inps e 6,5 milioni di lavoratori del settore privato che fanno capo all’Istituto nazionale di previdenza sociale.
