NAPOLI- La Regione Campania avrà 15 giorni di tempo per preparare uno screening delle infrastrutture locali per monitorare tutte le risorse allocate, i progetti approvati, i cantieri fermi e le opere non più strategiche. Un lavoro che porterà all’obiettivo finale di un’intesa generale quadro tra Stato e Regione. Ad annunciarlo il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi (foto) a conclusione di un incontro svoltosi a Napoli con il governatore campano.
La parola d’ordine sarà rendere funzionali le opere esistenti e convogliare le risorse verso progetti utili per la crescita del territorio. Il ministro Lupi ha anche accennato alla possibilità della revoca nel caso esistano opere finanziate ma i cui cantieri sono fermi, spostando il denaro destinato a queste verso opere che hanno carenze di finanziamenti.
“La Campania riceve 6 miliardi di euro di stanziamenti – ha detto Lupi – questo è un imperativo morale non solo politico per tutti noi. La Campania è una regione strategica per modello di sviluppo perché qui – ha aggiunto – non c’è una carenza di infrastrutture, ma il problema è quello del metodo. Non esiste dialogo, le infrastrutture non sono in rete”.
Il fondo revoche sarà un’opportunità per tutte le realtà territoriali italiane. Il ministro Lupi ha infatti annunciato che “quei fondi stanziati ma che non diventano opportunità di cantieri aperti devono andare – ha spietato – a un fondo revoche messo a disposizione delle singole Regioni che, dialogando con i Comuni, potranno finanziare quelle opere che si possono realizzare”.
L’intesa generale quadro dovrebbe definire “con puntualità le opere, le risorse da stanziare, i tempi per le cantierizzazioni e la strategicità”. Nel corso dell’incontro con la stampa alla presenza del governatore Caldoro, Lupi, sollecitato dai giornalisti, ha poi sottolineato l’importanza del trasporto locale. “Un Paese con la P maiuscola deve investire sui sistemi di alta velocità, ma – ha aggiunto il ministro – contemporaneamente è un dovere morale, oltre che politico, investire sul trasporto regionale, soprattutto in un momento di crisi quando sono in molti che si rivolgono al trasporto pubblico”.