ARCHIVIOCampania, bracconaggio e reati ambientali: i numeri dello scempio

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Con 111 denunce, 318 sequestri di fauna selvatica, 261 sequestri di mezzi di caccia, 35 blitz in difesa del territorio e 9 azioni contro maltrattamenti di animali si chiude il ”Campo di Vigilanza Ambientale e di contrasto al bracconaggio” 2013 che per quasi un mese (dal 20 aprile al 12 maggio) ha visto collaborare guardie volontarie del Wwf Italia, Carabinieri e Guardia di Finanza in Campania, nell’area di Avellino, Napoli e Salerno.

 

Delle 111 denunce, 34 sono nei confronti di persone, 77 nei confronti di ignoti; dei 318 sequestri di fauna selvatica, 295 sono relativi a fauna particolarmente protetta e 23 a fauna protetta e non protetta; i 261 sequestri di mezzi da caccia hanno messo insieme un bottino composto da 3.429 cartucce, 4 armi da sparo, 94 tra reti e tagliole, 89 gabbie trappole, 46 richiami 28 lacci per cinghiali.

I 35 i blitz per la difesa del territorio comprendono 25 contro i rifiuti e 10 a cave, attivita’ artigianali ed altri illeciti; 9 sono state le azioni contro maltrattamenti di animali. Tra le tante attivita’ svolte dalle guardie volontarie del Wwf con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, in particolare con il Nucleo Mobile della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinati dal Tenente Davide De Meo, si segnalano due vicende che, partendo con l’intento della tutela dell’ambiente, sono poi arrivate a scoprire anche altri tipi di reati.

La prima e’ del 15 aprile 2013, con il sequestro di una discarica abusiva nelle campagne adiacenti al Comune di Andretta, in provincia di Avellino, dove erano stati sversati grandi quantitativi di rifiuti pericolosi: 500 kg di amianto, 250 pannelli di eternit, una cisterna arrugginita di oltre 30 quintali, numerose traversine ferroviarie in legno, pezzi di manto stradale, vecchi pneumatici, telai di camion completi di motore, vecchi elettrodomestici e altri rifiuti ingombranti.

La seconda e’ del 9 maggio 2013, e riguarda un’azienda casearia che smaltiva i rifiuti nel fiume. Individuato lo scarico abusivo nel fiume Calore (affluente del Volturno) durante le loro attivita’ di controllo a Cassano Irpino (Avellino), le Guardie Wwf e le Fiamme Gialle riescono a risalire al responsabile dello scarico abusivo: un’azienda casearia che smaltisce illegalmente i rifiuti (liquidi e semisolidi) direttamente nel corso d’acqua determinando, di fatto, la distruzione di una delle piu’ belle aree naturalistiche oltre che dell’ittiofauna. L’ispezione all’interno dell’azienda ha inoltre portato al sequestro di grandi quantitativi di alimenti in cattivo stato di conservazione e alla scoperta di altri tipi di illeciti come la presenza di due lavoratori ”in nero” e il mancato rispetto delle norme di sicurezza antincendio ed antiscoppio del generatore di vapore.

Le Guardie Wwf sono presenti con 50 nuclei in 15 regioni, dal Piemonte alla Sicilia e prestano da 25 anni il proprio impegno volontario per complessivamente 55mila ore di servizio l’anno (145 in media al giorno complessive) contribuendo concretamente alle battaglie quotidiane contro i reati ambientali (in Italia 1 reato ambientale ogni 43 minuti).

Redazione Eolopress

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