ARCHIVIOLa magistratura indaga sulle voragini: toppa peggiore del buco

admin04/04/2013

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L’opera è in sé preziosa ed è un bene che qualcuno si sia deciso a farlo: redigere una mappa precisa delle buche, con relativi dati strutturali e collocazione geografica, è molto più di un dato statistico.

 

Immaginare, però, che tutti i carabinieri delle stazioni e delle compagnie di Napoli abbiano dovuto, a turno, armarsi di centimetri, rolline, stradario e macchina fotografica per collocare voragini e buche nello spazio e nel tempo, andrebbe bene ad Oslo dove il crimine non ha certo le stesse dimensioni e qualità di Napoli.

Certo, qualcuno dovrà pur farlo ‘sto sporco lavoro e se non ci pensa chi dovrebbe ecco che si legittima l’intervento in toga, con tutto ciò che ne potrebbe discendere in termini di sigilli (come si sequestra una buca?) e carte bollate: ma è significativo che si sia arrivati al punto da interessarne decine di carabinieri, specie in presenza di qualche migliaio di dipendenti pubblici pagati per attendere il 27 del mese successivo.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 4 aprile 2013)

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