ARCHIVIOTre anni in galera, poi spunta il colpevole

admin25/03/2013
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Era stato accusato di aver rapinato un Rolex da ventimila euro ad un’avvocatessa: per questo Davide Lombardo, 33 anni di Lamezia (Cz), s’è fatto circa tre anni e mezzo di galera, tra gabbia e domiciliari.

 

Si era sempre professato innocente e, se il vero colpevole non si fosse fatto avanti, chissà quanto tempo ancora avrebbe passato in gattabuia. E’ un’altra delle incredibili storie di malagiustizia, le stesse che annullano di botto l’operoso e serio lavoro di tanti magistrati.

Il vero colpevole invece è Guglielmo Capo, un napoletano in affari con alcune cosche locali. Divenuto collaboratore di giustizia, Capo ha ammesso quella rapina: il bello è che Lombardo, per vedersi riconosciuta formalmente l’innocenza, ha dovuto attendere altri tre anni, il tempo necessario perché il dibattimento giungesse a conclusione e l’assoluzione venisse solennemente pronunciata.

Tutto a sette anni dal giorno del reato: tempi biblici anche per chi è colpevole. 

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 24 marzo 2013)

 

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