ARCHIVIOTradizione e ricerca: ecco la «pizza Gourmet»

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De Vita Vito

BATTIPAGLIA (SA)- Qualità e tradizione sono le gambe su cui poggia una nuova ricerca del gusto e su cui scommette Molini Spiga d’oro presentando al pubblico le sue farine per pizza. Docenti dell’alimentazione, chef e pizzaioli d’Italia si sono confrontati all’UmbriaFiere di Bastia Umbra nell’ambito dell’evento “Pizza nel cuore 2013”.

 

“Pizza… tradizione o gourmet?”: questo il quesito su cui hanno ragionato i Maestri della pizza campana, oggi sempre più attenti alla tradizione, spinti in una continua ricerca delle tipicità, dei sapori genuini, quelli di una volta senza però tralasciare le novità e ad una più attenta selezione delle materie prime impiegate. Un confronto aperto dunque tra la pizza della tradizione campana e la “gourmet”, prodotta con farine ricche di fibre di frumento, si direbbe per “una sana e corretta alimentazione”, su cui si sono susseguiti i diversi interventi degli ospiti presenti al convegno.

“La pizza gourmet può essere interpretata come l’esaltazione delle caratteristiche organolettiche inconfondibilmente mediterranee-  così Vito De Vita (nella foto) maestro pizzaiolo e fondatore e direttore della scuola napoletana pizzaioli, sintetizza questo nuovo concetto di concepire la pizza- con un occhio di riguardo alla qualita degli ingredienti, agli impasti, ai dressing si punta ad un maggiore apporto salutistico, senza ovviamente trascurare quei prodotti tipicamente regionali che vanno esaltati”.  Il maestro De Vita, titolare di una pizzeria Pizzaart nel cuore di Battipaglia, è consapevole delle potenzialità della pizza gourmet, “come alimento tipicamente italiano nell’ambito dell’alta ristorazione internazionale”. Poi aggiunge: “I miglioramenti e le modifiche apportate agli impasti non devono essere considerati come rinnegare la tradizione napoletana, ma al contrario una esaltazione di tutti gli aspetti positivi che la tradizione culinaria mediterranea classica ci offre. Pertanto chef e pizzaioli si sentano investiti del ruolo di ambasciatori nel mondo della tradizione napoletana, utilizzando prodotti semplici, dove “semplice” va inteso con sano e giusto per l’organismo, dove gli ingredienti siano dosati in maniera equilibrata, fino a che la realizzazione di una pizza proietti il delinearsi di una cultura o meglio di una scienza, e non esiste scienza senza tradizione ed innovazione, e non esiste scienza che non sia arte”.

Le pizze gourmet che il maestro ha presentato al convegno, nascono dal principio della valorizzazione del territorio, racchiudendo in tre capolavori le eccellenze campane: pomodorini del piennolo del Vesuvio e mozzarella di bufala dop; scamorza di bufala e limoni costa d’Amalfi; colatura di alici di Cetara ricotta di bufala pomodorino corbarino e noci di Sorrento.

(ec)

Redazione Eolopress

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