Anche quest’anno Pasqua sara’ il momento ”d’oro” dell’agriturismo. Agriturist (Confagricoltura) si attende una ”boccata d’ossigeno” per il settore con 45 milioni di fatturato tra alloggi e ristorazione e 800 mila ospiti, pure con una flessione di ospiti nell’ordine del 10%, rispetto ad un gia’ deludente 2012. Agriturist afferma che al Capodanno e’ seguito il deserto.
”Ormai i vacanzieri, soprattutto quelli italiani, tengono duro solo su tre appuntamenti: Pasqua, meta’ di agosto e Capodanno – afferma l’associazione – Gli altri ponti sono un lusso per pochi; i fine settimana di più. Sono quattro anni che e’ cosi’ e il fenomeno si sta sempre piu’ radicalizzando”.
La ricerca del minimo costo e del massimo rendimento, che porta a privilegiare l’agriturismo rispetto agli alberghi, fa volare destinazioni come Lombardia, Campania, Puglia e Piemonte. Mentre arretra la Toscana, piu’ cara.