ARCHIVIOLa crisi morde, pusher più comprensivi: droga pagata con sfogliatelle e babà

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Sfogliatelle e babà

NAPOLI- Le dosi di cocaina venivano scambiate con vassoi di sfogliatelle, babà, e torte di pasticceria. Tra Angri (Salerno) e Sant’Antonio Abate (Napoli) una banda di spacciatori di droga accettava pagamenti “in natura”.

 

E’ quanto ha accertato un’indagine dei carabinieri di Sant’Antonio Abate che, tra marzo ed agosto del 2011 hanno registrato 300 episodi di spaccio. In mattinata militari hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare – 6 in carcere e 4 ai domiciliari – su richiesta del procuratore generale della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico.

Gli spacciatori arrestati avevano scelto una pasticceria di Angri ed un bar di Sant’Antonio Abate come luogo di vendita delle dosi di cocaina. C’era massima comprensione per i tossicodipendenti-clienti in difficoltà” economiche, che potevano offrire dolci e torte in cambio delle dosi. E, infatti, anche il linguaggio degli spacciatori si era adeguato al nuovo sistema di scambio.
La droga veniva denominata, a seconda dell’ ordine, “caffe”, “pizza”, “torte” e “dolci”. La pasticceria ad Angri è stata chiusa tre mesi fa.

Nel corso dell’operazione, i carabinieri, diretti dal capitano Gennaro Cassese della Compagnia di Castellammare di Stabia (Napoli), hanno sequestrato 80 dosi di cocaina e segnalato alla Prefettura 5 assuntori di droga.

Redazione Eolopress

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