NAPOLI- Sedici milioni di euro: 11 di questi destinati agli eventi che si terranno a Napoli, 5 milioni per gestire le iniziative nei siti Unesco disseminati in Campania. Su queste cifre si poggera’ l’organizzazione del Forum delle Culture 2013. Un evento ancora privo di un programma ufficiale. Si dovra’ far presto dato che si dovrebbe partire nel giro di un paio di mesi.
Ma questi fondi, ha sottolineato il capo di gabinetto del Comune di Napoli Attilio Auricchio, “li abbiamo visti azionabili solo due mesi fa. Il Forum e’ un’iniziativa legata a finanziamenti, che non sono europei ma del governo, a valere sul Piano di azione coesione”. Se ne e’ discusso nella riunione delle commissioni Cultura e Politiche giovanili del Consiglio comunale di Napoli, servito a fare il punto sulla situazione Forum delle Culture. Auricchio ha annunciato una rimodulazione dell’accordo con la Fundacio’ Forum Universal de les Cultures, titolare del marchio e organizzatrice del primo Forum a Barcellona nel 2004. Il testo, di imminente sottoscrizione, prevedera’ il pagamento dei 700mila euro per l’acquisizione del marchio, pagamento compatibile con i fondi del Ministero, e un cambiamento nel programma della manifestazione: non piu’ 101 giorni consecutivi di eventi, ma diluiti nel corso dell’anno.
“E’ un’idea che stiamo condividendo con gli spagnoli – ha spiegato Auricchio – e che permetterebbe di sfruttare la gestione degli eventi in un arco temporale maggiore, potendo avere per piu’ tempo il marchio a Napoli”. Inoltre saranno eliminate le coproduzioni, previste inizialmente, tra Napoli e Barcellona.
La gestione dell’evento sara’ affidata alla Fondazione Forum delle Culture, nata nel 2009 con soci fondatori il Comune di Napoli e la Regione Campania, e attualmente affidata al commissario Alessandro Puca“. “La Fondazione, sulla base delle indicazioni di Comune e Regione, – ha continuato Auricchio – insediera’ una cabina di regia per l’elaborazione del programma degli eventi che si terranno a Napoli.
Per l’organizzazione degli eventi nei siti Unesco della Campania, ha spiegato Auricchio, “in tempi stringenti si chiudera’ un protocollo d’intesa tra Regione, Comune, Fondazione e una societa’ in house che individuera’ la Regione”.
