ARCHIVIOSalute, arriva codice diritti dei bimbi: 22 punti a tutela dei piccoli

https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2013/02/Pediatra_2.jpeg

Pediatra 2

Dalla privacy alla tutela del rapporto con i genitori, gli amici e i compagni di scuola in caso di ricovero in ospedale, passando per l’importanza di ‘cure su misura’ in reparti pediatrici – separati da quelli degli adulti – possibilmente per fasce d’eta’ omogenee. Ma anche tempi e spazi per gioco, riposo, divertimento, ricreazione e lettura in ospedale per i piccoli pazienti. Senza dimenticare le esigenze specifiche dei bambini stranieri, fra cui l’assistenza di mediatori sanitari. Sono solo alcuni dei diritti irrinunciabili per tutti i piccoli degenti previsti nei 22 articoli del ‘Codice del diritto del minore alla salute e ai servizi sanitari’, presentato oggi a Roma in un incontro al ministero della Salute.

 

L’Acp, Associazione culturale pediatri, ha contribuito alla stesura del documento, all’interno del gruppo di lavoro multidisciplinare – di cui fanno parte anche Sip, Sima, Sisip, Unicef Italia, gli Ospedali pediatrici Gaslini, Burlo Garofalo, Meyer e Bambino Gesu’, le associazioni Each e Hphca, Federsanita’ Anci e altri – che si e’ costituito nel 2008 per iniziativa e con il coordinamento dell’Istituto nazionale per i diritti dei minori (Indimi).

“Si tratta – commenta il presidente Acp Paolo Siani, direttore della Pediatria all’ospedale Santobono Napoli – di un passo avanti significativo, perche’ definisce i diritti irrinunciabili di salute per tutti i piccoli degenti e mette insieme per la prima volta in un documento condiviso la duplice esigenza di disporre di un’assistenza tecnologicamente avanzata in tutti i presi’di dedicati all’infanzia, ospedali e territorio, al pari di una concreta umanizzazione e dell’ascolto necessario al paziente e ai familiari”.

“Tuttavia – precisa Siani – il testo dev’essere recepito in tutto il territorio del nostro Paese e i direttori generali” delle strutture sanitarie “devono tradurre in atti concreti le indicazioni contenute nel Codice. Non abbiamo certo bisogno di lettere morte, di documenti vuoti, di enunciazioni di principio: le azioni intraprese – sottolinea – devono poter essere misurate. Faccio un esempio concreto, con il dolore: si puo’ misurare il cambiamento in un reparto entro un tempo definito. Chi si occupa di bambini deve ripartire da una nuova cultura delle cure per l’infanzia. Il Codice e’ un passo concreto e avanzato di cui l’Italia ha forte bisogno”.

Redazione Eolopress

Leave a Reply