ARCHIVIOSalerno, cittadella giudiziaria ferma al palo: la Uil accusa De Luca

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Cittadella giudiziaria SA

SALERNO- Siamo fortemente preoccupati per il fermo di un’altra opera di grande rilevanza, molto attesa che ha avuto già tante tribolazione. Appaltata alla Romagnoli, passata alla Pisa Costruttori (rescissione contrattuale in danno), infine affidata all’ATI Soledil e Sieme guidato dalla fratelli Ferrara nell’aprile 2010.

 

Purtroppo nonostante siamo alle battute finali se si pensa che i fabbricati A, B ultimati ed il C al 70%, il livello -1, dovrebbe servire a trasferire tutti gli archivi alleggerendo così il Comune di esborsi dei fitti.
Non si può continuare a mettere in campo nuove opere d’avviare quando poi non si riescono ad ultimare quelle iniziate anni orsono, la causa dei fermi sempre la stessa. Il grande pericolo, dopo la stazione marittima, la Lungoirno (in Cassa integrazione) è il blocco totale di questa grande opera. Il comune di Salerno, come tutti comuni, la Regione e il governo centrale non paga i SAL (Stati Avanzamento Lavori) creando problemi alle imprese e di riflesso ai lavoratori che perdono il posto di lavoro ed in questo particolare momento di crisi senza la prospettiva di ripresa.
E’ impensabile che per la cittadella giudiziaria interamente finanziata dal Ministero di grazia e giustizia, importo complessivo di circa 21milioni di euro, con fondi certi destinati all’opera il Comune non paghi .
Con grande rammarico dobbiamo evidenziare che stiamo ancora aspettando risposte dal Comune per quanto riguarda la stazione marittima che ormai è in balia delle onde.

Salerno 04.02.2013

 

Feneal Uil

Patrizia Spinelli

Luigi Ciancio

Redazione Eolopress

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