Solo chi non conosce le pirotecniche vicende del De Magistris magistrato prova meraviglia dinanzi all’attualità del De Magistris politico. In realtà la differenza è lieve, quasi impercettibile: le inchieste giudiziarie in quel di Catanzaro annunciavano la scomparsa del male dalla faccia della Terra, salvo poi materializzarsi per quel che erano, cioè in nulla; l’attività politica da sindaco esordiva con un bagaglio di imminenti trasformazioni, rivoluzioni e «scassamenti» vari di Napoli se soltanto gli avessero accordato fiducia i cittadini.
Andarono in pochissimi alle urne (al ballottaggio votò circa un terzo degli aventi diritto) ma quella fiducia arrivò. Legittimamente. Per certi versi, meritatamente.
Oggi è tempo di bilanci e da ogni dove spuntano resumé di poco meno di due anni di guida della città più pazza e complicata -forse- d’Europa. Come il video che gira sulla rete da qualche giorno, realizzato dall’avvocato Raffaele Di Monda, consigliere comunale di opposizione eletto nelle file del suo movimento (Pin) e candidato alla Camera con Fli.
Si vede “Giggineddu flop” – il nomignolo originale affibbiatogli in Calabria man mano che le sue indagini andavano a schiantarsi – negli studi di Sky per il confronto con l’antagonista del Pdl del tempo, Gianni Lettieri: è lì che promette di tutto e di più, manco fosse Silvio Berlusconi.
I rifiuti? Differenziata subito e a tappeto in tutta la città: la cruda realtà, invece, racconta di un calo dei livelli percentuali rispetto agli anni precedenti, la strada è ancora lunga. Lavoro e disoccupazione? Non esattamente quattro milioni di nuovi posti ma qualcosa che vi si avvicina considerando che stiamo parlando di Napoli: mestamente, nel video spuntano i record negativi fissati dalla statistica che indica proprio in Napoli la culla della massima disoccupazione raggiunta sin qui. Qualità della vita? A sentire il De Magistris politico, Napoli sarebbe diventata di lì a poco una grande “Edenlandia”: implacabili, scorrono le immagini con i cartelli delle classifiche della vivibilità nelle città italiane. Inutile dire dove, nonostante un portento come lui, sia andata a collocarsi la metropoli del sud. E si potrebbe continuare a lungo. Il sindaco si impegna, questo sì, ma sembra girare a vuoto.
L’avvocato Di Monda, interpellato da Libero, sintetizza il concetto: «Voleva la rivoluzione, la annunciava e l’annuncia ancora: in realtà è stato solo capace di ingannare i cittadini. Di lui non si fidano più»
Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 12 febbraio 2013)