ARCHIVIOLa Polizia sta per arrestarlo, la gente del posto accorre in suo aiuto: parapiglia a Napoli

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Polizia pattuglie notte

NAPOLI- Non si ferma a un posto di blocco della polizia e gli agenti lo inseguono, fino a raggiungerlo quando ormai e’ arrivato nella sua zona, il quartiere Montecalvario di Napoli. Li’, Vittorio Adamo, pregiudicato di 44 anni, e’ ”persona conosciuta”.

 

Sa che qualcuno correra’ in suo aiuto per evitargli la galera. In certi quartieri della citta’, e anche in provincia, dove legalita’ e’ solo una parola, queste cose accadono. Infatti, quando sta per essere ammanettato, un gruppo di suoi ”sostenitori” si scaglia contro i poliziotti per ostacolare l’arresto e agevolargli l’ennesima fuga. Tutto inutile, pero’, grazie anche all’aiuto dei rinforzi inviati dalla Questura, Adamo viene bloccato e portato in commissariato mentre i suoi ”fiancheggiatori” urlano epiteti in dialetto contro le forze dell’ordine.

Tutto è cominciato quando Adamo, che viaggiava in sella a uno scooter, ha cercato di evitare i controlli non fermandosi a un posto di blocco della polizia. Ne è nato un lungo inseguimento per le vie del centro storico durante il quale il pregiudicato ha letteralmente seminato il panico tra i passanti, zigzagando ad alta velocita’ con dietro una pantera della Polizia. Poi abbandona il mezzo e si infila in un dedalo di vicoli del centro storico, sempre seguito dagli agenti: più volte viene raggiunto e piu’ volte, con calci e pugni, riesce a liberarsi, riprendendo nuovamente la fuga. L’inseguimento termina in via Simonelli.

Quando i poliziotti riescono definitivamente a bloccarlo, un gruppetto di residenti accerchia i poliziotti, per intimorirli e agevolare una nuova fuga di Adamo. Il piano fallisce: il 44enne viene ammanettato e portato in commissariato. Alcuni agenti, per le percosse subite durante l’inseguimento, sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Dai controlli e’ poi emerso che Adamo fuggiva perche’ circolava in sella a un motorino rubato lo scorso dicembre al Vomero.

Purtroppo, di casi analoghi, ce ne sono gia’ stati tanti a Napoli: nel 2008 l’arresto di uno spacciatore diciottenne, bloccato a Secondigliano con 50 dosi di droga, scateno’ l’ira di un gruppo di coetanei che intervennero per impedire che finisse in galera. Stessa storia nel 2009, a Giugliano in Campania, popoloso comune a nord di Napoli, i carabinieri vennero addirittura malmenati dai parenti di un arrestato che, vistosi le manette ai polsi, comincio’ ad urlare a squarciagola per chiedendo l’intervento di vicini e parenti. In tre furono arrestati.

Nel 2005 due persone vennero arrestate per avere aggredito e picchiato con un bastone due poliziotti che poco prima aveva arrestato un giovane reo di avere sparato colpi di pistola proprio contro gli agenti.

Redazione Eolopress

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