NAPOLI- In Campania successo per la raccolta di firme utili per la proposta di legge sullo psicologo del territorio, vera e propria novità nel panorama italiano prevedendo la figura di un professionista per fronteggiare situazioni di disagio e aiutare persone in difficoltà. Sono state oltre 21mila le firme raccolte in meno di tre mesi tra i cittadini, frutto di una mobilitazione che ha coinvolto l’intero territorio regionale. La proposta di legge ad iniziativa popolare è stata lanciata dall’Ordine degli psicologi della Campania.
Adesso ai promotori si concedono quattro mesi per poter raggiungere l’obiettivo. “Con largo anticipo abbiamo raccolto 21.500 firme – ha spiegato il presidente dell’Ordine degli psicologi Raffaele Felaco – che rappresentano un risultato straordinario. In soli due mesi e mezzo abbiamo preso coscienza del fatto che i cittadini hanno piena consapevolezza del bisogno di servizi psicologici”. Dopo la certificazione delle firme, il presidente del consiglio regionale affiderà il testo alle commissioni competenti che dovranno vagliarlo e calendarizzarne l’iter per la discussione in aula.
La proposta di legge prevede l’istituzione dello psicologo territoriale, i cui ambiti di intervento sono la scuola e i servizi sociali. I destinatari sono i soggetti con fragilità sociale, le donne maltrattate, le vittime di violenze fisiche, sessuale o psicologica, famiglie con membri affetti da disabilità, ma anche quelle impegnate in percorsi di affido e adozione, minori o adulti con carichi penali e cittadini immigrati.
“Fino a questo momento – ha spiegato Felaco – la presenza dello psicologo è contemplata esclusivamente nel campo della sanità, a differenza della gran parte dei paesi più progrediti dell’Unione europea e del mondo, a cominciare dagli Stati Uniti. Con questa proposta di legge si colma questo vuoto legislativo, cogliendo un bisogno da sempre presente nelle comunità sociali e scolastiche e passando dal concetto di consulenza individuale e centrata sul disagio a un modello di interventi sistemici e comunitari”.
L’iniziativa, che si configura come una novità nel panorama italiano, ha ricevuto il sostegno di tutte le forze politiche presenti nel consiglio regionale della Campania che, nonostante la differenza di schieramenti, hanno appoggiato la proposta.