ARCHIVIOLa crisi morde anche i falsari: presi in flagranza mentre stampavano monete da 1 e 2 euro

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Finanziere zecca clandestina

La crisi colpisce anche i falsari che ora si stanno concentrando nella riproduzione delle monete piuttosto che delle banconote: una zecca clandestina, che coniava solo monete false da uno e due euro, e’ stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Aversa (Caserta) e dai Carabinieri in un casale di Gallicano, alle porte di Roma.

 

Due napoletani e un piemontese, tra cui un orefice e un incisore, sono stati arrestati in flagranza di reato: quando i militari sono entrati nel casale, infatti, erano intenti a fabbricare le monete. Sequestrate presse, conii e materiale vario del valori di circa 120mila euro. L’intervento dei militari e’ stato provvidenziale: i tre avevano riprodotto solo 61 monete, in maniera pressoche’ perfetta. Era appena finita la fase di perfezionamento e i falsari si stavano preparando a quella successiva, detta ”a ciclo continuo”, caratterizzata dalla produzione di grosse quantita’: le presse sequestrate avrebbero consentito di produrre 2.400 monete al giorno, riproduzioni molto difficili da individuare se messe in circolazione proprio perche’ molto simili alle originali.

Uno dei due napoletani, residente a Valenza Po’ (Alessandria), e’ particolarmente noto tra falsari e forze dell’ordine per la sua abilita’: era stato gia’ arrestato, in Belgio, e, anche se specializzato nella realizzazione di banconote, era riuscito a ottenere un elevato livello qualitativo anche con le monete. Le monete da 2 euro venivano coniate con la faccia nazionale italiana nella versione commemorativa delle ”Olimpiadi Invernali di Torino”, meno diffusa e conosciuta, cosi’ come le monete, da un euro, recanti la faccia nazionale francese, meno frequente nel nostro Paese.

La zecca clandestina e’ stata individuata dai miliari all’interno dell’autorimessa di una villa isolata, in piena campagna. Carabinieri e Finanzieri hanno sequestrato decine di migliaia di anelli e tondelli necessari per la produzione di monete. Sul posto e’ intervenuto anche personale dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (CNAC – Coin National Analysis Centre) competente per le analisi tecniche sulle monete, nonche’ l’European Technical Scientific Centre (ETSC) presso l’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (OLAF) della Commissione Europea, per la valutazione della diffusione della contraffazione anche a livello internazionale.

La Procura della Repubblica di Tivoli ha convalidato i tre arresti e impartito direttive per lo sviluppo delle indagini.

(foto ansa)

Redazione Eolopress

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