ARCHIVIOCosenza e Ascolese insieme per un omaggio alla canzone napoletana

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NAPOLI- Il Teatro Trianon di Napoli, fin dal 1911 regno di famiglie teatranti come gli Scarpetta, De Filippo, Taranto, Maggio… e di comici come Totò e di cantanti come Nicola Maldacea ed Elvira Donnarumma, accoglie per una sera il folksinger napoletano Toni Cosenza. Saranno con lui sulla scena del rinato Trianon, per la presentazione del progetto dedicato al “Canto Napoletano”, il chitarrista Michele Ascolese ed il percussionista Giampaolo Ascolese. Insieme per un viaggio nella Canzone napoletana interpretata secondo il canone classico, ma in chiave straordinariamente moderna.

Un filo rosso – così scrive Antonio Ghirelliche lega tutta la storia di Napoli, tra sentimento e ironia, tra scherno e pietà, tra indulgenza e furore”. In collaborazione con l’Archivio Storico della Canzone Napoletana di RADIORAI, la serata (voluta dall’Art Director Giorgio Verdelli e dal Presidente del Teatro Trianon Maurizio D’Angelo) sarà successivamente trasmessa dal canale WR7 della Webradio RAI, coordinata da Francesco Anzalone.

Sarà soprattutto l’occasione per ascoltare in anteprima “live” il repertorio, che andrà in tour anche all’estero, diviso da Toni Cosenza in Percorso 1 (le classiche di ieri) e Percorso 2 (canti e ballate di oggi).

“Toni Cosenza – afferma Carlo Carfagnaottimamente coadiuvato da Michele e Giampaolo Ascolese, in questo suo lavoro si pone in posizione disincantata anche come autore, proponendosi in modo nuovo, fino ad arrivare ad un desueto rap. Un folksinger? Un rapper dei Quartieri Spagnoli? Un chitarrista classico? Toni è tutto questo pur senza esserlo”.
E così dice Federico Vacalebre, critico de Il Mattino di Napoli: “Un inatteso disco di canzone napoletana ancien regime, capace di essere inattualmente moderno anche affidandosi soltanto ad una voce e due chitarre, Canto napoletano è il didascalico titolo pubblicato da RealTimeStudios, che riporta all’attenzione la figura di Toni Cosenza, chitarrista allievo di Mario Gangi, cantante, compositore, etnoricercatore, in passato a suo agio anche nei generi del folk, del jazz e della musica applicata, accompagnato dalla sei corde di Michele Ascolese (salernitano visto al fianco di De André, Paoli, Vanoni, PFM…). Cosenza passa con gusto – fa notare Vacalebre – con discrezione e composta originalità dagli antichi motivi di anonimo, a quelli moderni di De André e De Simone, per arrivare a proporre ‘O poeta” su versi di Salvatore Esposito e “Facimme ‘o rap”, sue pagine piacevoli, movimentate e a loro modo coraggiose”.

Soundstudio Generation
Antonio Cipriano
www.tonicosenza.com

 

Redazione Eolopress

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