ARCHIVIOClan stranieri in aumento, nessun rapporto con cosche italiane: unica eccezione la Campania

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Tradizionalmente l’Italia e’ abituata a conoscere la realta’ delle nostre associazioni di stampo mafioso che hanno agito e agiscono in Italia e all’estero, che hanno allacciato rapporti con organizzazioni criminali straniere all’estero. Ma ora la realta’ e’ parzialmente mutata: accanto al questo fenomeno ”si e’ pesantemente manifestata un’altra realta’ altrettanto pericolosa: la presenza di organizzazioni straniere in Italia che operano nel nostro territorio, con o senza rapporti con le nostre mafie tradizionali”.

 

A ribadirlo e’ la relazione della Direzione nazionale antimafia, riferita al periodo luglio 2011-giugno 2012. Attraverso lo studio e l’analisi del ”cospicuo materiale di indagine e processuale raccolto presso le Direzioni Distrettuali Antimafia, le Procure circondariali e le Forze di Polizia, si e’ potuto rilevare che le maggiori realta’ criminali straniere sono: la criminalita’ cinese, la nigeriana, la albanese-balcanica, la magrebina; la criminalita’ russa”.

Dall’esame degli atti in possesso della Direzione Nazionale Antimafia emerge che ”ciascuna realta’ criminale ha una propria specificita’ connessa agli ambiti culturali di provenienza” e che ”i gruppi stranieri preferiscono insediarsi in regioni dove e’ minore la presenza delle mafie locali, con una importante eccezione in Campania che, invece, vede una forte presenza di cinesi e nigeriani”.

Inoltre, scrive la Dna, ”non formano alleanze con le nostre mafie tradizionali; gli affiliati sono tutti clandestini; tutti i gruppi riconvertono i loro capitali illeciti: in altre attivita’; in depositi presso paradisi fiscali; inviando in Patria notevoli somme di denaro attraverso il sistema del Money transfer. Sulle indagini riguardanti i principali gruppi criminali stranieri -sottolinea la Relazione- pesa la difficolta’ di ottenere una efficace collaborazione giudiziaria da parte dei Paesi dai quali spesso si originano i diversi traffici illeciti”.

Redazione Eolopress

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